Un nuovo nome italiano in gruppo, ed è quello di Nicolò Buratti. Il ventunenne nato ad Udine è diventato professionista in fretta e furia con la maglia della Bahrain-Victorious dopo il ritiro di Heinrich Haussler, che ha appeso la bicicletta al chiodo per alcuni problemi cardiaci. La squadra bahrenita ha dunque pescato dal Team Friuli e portato Buratti fra i grandi, dandogli la possibilità di debuttare alla Freccia del Brabante e di essere a disposizione per il Tour of the Alps.
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Buratti è stato intervistato ai microfoni di InBici, e spiega come sono andate le cose: “Avevo un contratto in mano per il 2024 ed il 2025, avevo già preparato un altro anno da Under. Ma alla fine è arrivata l’occasione di diventare subito professionista e non ho saputo dire di no. Se hanno avuto bisogno di me credo di essermelo meritato, ne sono felice“.
Come detto in precedenza, il debutto è arrivato alla Freccia del Brabante dove si è piazzato cinquantanovesimo, a 8’53” dal vincitore Damian Godon (AG2R Citroen), ma almeno ha finito la corsa rispetto agli oltre settanta ritirati: “Mi sono divertito, è andata bene. È stato un bel battesimo per il mondo dei Pro: è stato un po’ traumatico, non ero preparatissimo, ma bisogna sapersi adattare alle situazioni“.
Buratti è tra i partecipanti al Tour of the Alps, dove sarà chiamato a dare una mano ai capitani Jack Haig e Santiago Buitrago: “Una gara impegnativa, ci sarà tanta salita. Cercherò di dare più supporto possibile alla squadra“.
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