Gianluca Lucchi è il Diretto Sportivo degli Esordienti della Fausto Coppi Cesenatico, insieme a Federico Busatto, e nessuno meglio di lui può tracciare un bilancio del 2021 dei giovani ciclisti cesenaticensi e le prospettive per il 2022 che sta iniziando.
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«A livello di settore giovanile i nostri obiettivi sono quelli di far crescere sia sportivamente che umanamente dei ragazzi che devono divertirsi, venire a pedalare con impegno e con il sorriso e far anche il loro dovere sui banchi di scuola. Dopo questo arrivano i risultati che sono parte integrante del nostro lavoro e rappresentano quello a cui ogni ragazzo aspira. Arrivavamo da un 2020 in cui si era corso poco per via dell’emergenza sanitaria e il primo obiettivo era quello di riprendersi una sorta di normalità. Nel 2021 abbiamo preso parte a 30 gare, e con gli esordienti di secondo anno ci siamo classificati al quarto posto su 138 società in tutta Italia. Abbiamo avuto tra le nostre fila 16 ragazzi e nel 2022 ne abbiamo iscritti 15: nel 2021 i nostri atleti della categoria esordienti si sono classificati tra i primi dieci posti in ben 83 occasione e questa costanza di rendimento credo sia da sottolineare e da premiare».
Risultati che sono il frutto del talento dei giovani corridori ma testimoniano il buon lavoro di tutto il gruppo e della guida tecnica che ha cercato senza sosta di mettere tutti nelle condizioni migliori per divertirsi e rendere al meglio. «Per quanto riguarda gli esordienti del secondo anno abbiamo registrato 2 vittorie di Morgan Venturi, 1 vittoria di Tomas Bondi e 1 vittoria di Filippo Bolognesi che si è aggiudicato una gara anche su pista. Oltre a queste soddisfazioni siamo riusciti a centrare molti piazzamenti e creare un clima all’interno della squadra che ci ha permesso di guardare al 2021 come un anno prezioso di crescita per tutti».
E adesso? Quali sono le prospettive di un gruppo di grande tradizione come quello della Fausto Coppi. «Questi anni sono stati duri perché la pandemia ci ha impedito di far conoscere la nostra attività nelle scuole e sul territorio e abbiamo bisogno di ricominciare perché è dai bambini più piccoli che dobbiamo prendere nuova linfa. Dobbiamo far capire ai ragazzini delle elementari quanto è bello andare in biciclette, e non vediamo l’ora di poterlo fare nuovamente».
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