Abbiamo dovuto attendere la ventesima ed ultima tappa in linea, ma finalmente la battaglia tra i big c’è stata: Jai Hindley sulla Marmolada è andato a prendersi la Maglia Rosa strappandola dalle spalle di Richard Carapaz e mettendo un piede e mezzo sul gradino più alto del podio del Giro d’Italia 2022 in vista della cronometro di domani a Verona. La vittoria nella ventesima frazione è andata ad un eccezionale Alessandro Covi: l’aveva sfiorata due volte lo scorso anno, è arrivato su un percorso complicatissimo quest’oggi.
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Prima parte di gara molto veloce, bagnata anche da qualche goccia di pioggia. Dopo diversi tentativi è andata via la fuga di giornata, all’attacco Andrea Vendrame (AG2R Citroën), Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix), Domen Novak (Bahrain – Victorious), Lennard Kämna (BORA – hansgrohe), Edoardo Zardini (Drone Hopper – Androni Giocattoli), Gijs Leemreize (Jumbo-Visma), Sam Oomen (Jumbo-Visma), Sylvain Moniquet (Lotto Soudal), Antonio Pedrero (Movistar Team), Davide Ballerini (Quick-Step Alpha Vinyl Team) Mauri Vansevenant (Quick-Step Alpha Vinyl Team), Thymen Arensman (Team DSM), Giulio Ciccone (Trek – Segafredo), Alessandro Covi (UAE Team Emirates) e Davide Formolo (UAE Team Emirates).
Il gruppo, anche oggi, si è limitato a guardare: Bahrain-Victorious e Ineos Grenadiers a gestire la situazione, con i fuggitivi che hanno guadagnato circa 6′. Davanti a provare a sparigliare le carte in tavola è stato Alessandro Covi: il giovane azzurro ha accelerato sul Passo Pordoi, la Cima Coppi, scollinando per primo con più di un minuto di vantaggio sugli inseguitori.
Covi ha approcciato in solitaria l’ascesa conclusiva, con alle sue spalle il pericolo di Novak in netta rimonta. L’uomo della UAE Emirates è riuscito però a gestirsi, a conservare un margine importante e a portare a casa una bellissima vittoria. Secondo il già citato Novak, poi Giulio Ciccone, terzo.
Finalmente, a circa 3 chilometri dall’arrivo, è iniziata la battaglia per il Trofeo Senza Fine: la Ineos Grenadiers ha lanciato Richard Carapaz, ma a scattare è stato un eccezionale Jai Hindley (Bora-hansgrohe), assistito da un super Kamna. L’australiano ha staccato la Maglia Rosa ed è andato via con un ritmo esagerato, guadagnando 50” su Mikel Landa (Bahrain-Victorious) e 1’28” su un Carapaz in crisi nera, andandosi a prendere praticamente il successo in classifica generale. Difficoltà per Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan), abile però a conservare la propria quarta posizione in graduatoria.
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