Abbiamo atteso tanto, ma finalmente, alla ventesima tappa, ci ha pensato la Marmolada a creare spettacolo e distacchi tra gli uomini di classifica. Jai Hindley ha messo le mani sul Giro staccando Richard Carapaz sulle dure pendenze del Passo Fedaia, mettendo tra sé e l’avversario ben 1’25”.
L’australiano era evidentemente estasiato dopo la tappa ai microfoni di Eurosport: “Sapevo che questa sarebbe stata la tappa decisiva per il Giro. Il finale era veramente brutale e sapevo che avendo la gamba avrei potuto fare la differenza”.
Un passaggio poi sulle strategie della sua squadra, la BORA-hansgrohe, che l’ha aiutato ad arrivare a questo punto: “La pazienza ha pagato, siamo riusciti a non farci prendere dal panico fino ad oggi. Lennard (Kämna, ndr) era in fuga e davvero non avrebbe potuto scegliere un momento migliore per staccarsi e darmi una mano”.
Per la seconda volta Hindley si troverà in Maglia Rosa all’ultima cronometro, ma se nel 2020 ci arrivò a pari tempo con Tao Gheoghegan Hart, stavolta il vantaggio è ben più consistente: “Quando ho sentito che Carapaz si stava staccando, ho pensato ‘wow’. Domani sarà difficile, una cronometro a fine Giro è un’incognita, ma sono pronto a morire per questa Maglia”.
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