Pioggia, media altissima e 3500 metri di dislivello: tappa durissima en spettacolare la quarta del Giro d’Italia 2023. Arrivo in quel di Lago Laceno che premia il transalpino Aurélien Paret-Peintre, che a 27 anni conquista il successo più importante della carriera, una vittoria fondamentale per la AG2R Citroën Team. Cambia anche la Maglia Rosa: riesce a vestire il simbolo del primato Andreas Leknessund (Team DSM).
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Prima parte di gara, come ci si aspettava, davvero emozionante: nonostante tanti saliscendi la media è stata superiore ai 45 km/h, con diversi attacchi e nessuna fuga che è riuscita a formarsi. Da segnalare alcuni momenti di apprensione in casa UAE Emirates, con Joao Almeida rimasto colpevolmente staccato e poi aiutato da Davide Formolo a rientrare.
L’attacco giusto si è formato in netto ritardo, nella discesa del Passo delle Crocelle. In fuga in sette: Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën Team), Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck), Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa), Warren Barguil (Team Arkéa Samsic), Andreas Leknessund (Team DSM), Amanuel Ghebreigzabhier e Tom Skujins (Trek – Segafredo). In un primo momento la Soudal-QuickStep ha provato a limitare i danni, poi ha lasciato un margine vicino ai 6′.
Tra i fuggitivi il primo a muoversi è stato Conci, ma a fare la differenza è stata la coppia formata da Leknessund e Paret-Peintre, con i due che si sono giocati il successo nello sprint ristretto: dominio per il transalpino, con il norvegese che si accontenta della Maglia Rosa. Nella volatina per la terza piazza Skujins anticipa Albanese, quinto Conci.
A 2’01” il gruppo dei big regolato da Bouwman, con Damiano Caruso ottavo.
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