Percorso mosso, ma non impossibile nel Grand Prix Cycliste de Québec e dunque, nonostante tanti allunghi, è stata una volata anomala a decidere il vincitore. Ad imporsi il giovane belga della Lotto-Dstny Arnaud De Lie, che trova la vittoria più bella della carriera nella stagione che l’ha visto definitivamente esplodere.
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Tanti scatti nelle prime fasi di gara. Alla fine il tentativo giusto è partito dopo circa tre tornate del circuito canadese. All’attacco in quattro: David Lozano (Team Novo Nordisk), Gianmarco Garofoli (Astana Qazaqstan Team), Mauri Vansevenant (Soudal – Quick Step) e Mathias Vacek (Lidl – Trek).
Vantaggio sotto controllo da parte del plotone, che ha alzato l’andatura a circa 50 chilometri dal traguardo andando a recuperare tutto il gap e a ricompattarsi. Uno dei più attivi Fausto Masnada (Soudal-QuickStep) che ha provato in un paio di occasioni ad anticipare i tempi.
A 6 chilometri dall’arrivo ha provato a ripetere l’azione del 2022 il campione in carica Benoit Cosnefroy (AG2R Citroen) che però è durata ben poco, visto il gruppo lanciato verso il finale. Nessuno è riuscito ad evadere e dunque è stata volata ristretta.
A lanciarla lunga Corbin Strong (Israel Premier Tech) che negli ultimi 50 metri è stato scavalcato da un devastante Arnaud De Lie. Terza piazza per Michael Matthews (Jayco AlUla). Top-5 per Aranburu e Mohoric, mentre il miglior italiano è Kristian Sbaragli (Alpecin-Deceuninck), quattordicesimo.
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