Il mondiale gravel che lo scorso anno si è corso in linea da Vicenza a Cittadella passa di mano e va a Treviso.
Domani una delegazione della Uci, l’organo internazionale del ciclismo, sarà a Conegliano per valutare l’eventuale, anche se ormai sembra sicura, assegnazione della seconda edizione del mondiale gravel.
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La disciplina fuori strada insomma sta prendendo sempre più piede nel mondo, anche se il senso di spirito libero, di corse senza classifiche, tempo o chilometraggio non è propriamente quello per il quale è nata la gravel. Fino a pochi giorni fa sembrava sicuro il mondiale gravel assegnato come organizzazione per il secondo anno consecutivo a Filippo Pozzato ma pare che l’Uci abbia revocato l’assegnazione data in un primo tempo all’ex campione vicentino con una lettera dai toni perentori e nella quale si spiegano le ragioni della revoca. Il mondiale gravel si sarebbe dovuto disputare sull’altopioano di Asiago, nel vicentino, ma dopo la decisione dell’Uci, la scelta sarebbe caduta sulle Colline Unesco tra Conegliano e Valdobbiadene, regno del prosecco Docg.
Anche perché solo qualche settimana fa è stato pure inaugurato un cammino su e giù per lue colline ormai tanto amate e conosciute nel mondo e che sembrano sempre più deputate ad ospitare eventi sportivi. Basti solo ricordare la Prosecchissima, gara di mountain bike, o le tante corse ciclistiche su strada come il trofeo Piva a Col San Martino, gara internazionale per under 23 che in tanti anni ha sfornato grandi campioni di ciclismo e tanti altri eventi dedicati alle due ruote sia su strada che fuori strada. E il mondiale Gravel potrebbe essere anche il tassello mancate per far approvare nella Uci la certificazione per la Marca Trevigiana come territorio dedicato alla bicicletta e quindi farlo conoscere ancora di più nel mondo.
La data per il mondiale gravel c’è già da tempo: la gara dedicata ai professionisti si correrà l’8 ottobre il giorno dopo il Giro di Lombardia (sabato 7 ottobre) ci saranno invece i cicloamatori.
Lo scorso anno la gara iridata off road portò a Vicenza e Cittadella migliaia di persone che hanno riempito gli alberghi di tutta la provincia e anche nelle province confinanti come Treviso e Padova. E in un periodo considerato “calmo” per il turismo tradizionale. Un indotto che ha riversato su Vicenza e zone limitrofe un bel gruzzolo di soldi e fatto girare un bel pò l’economia. Se dovesse essere assegnato alla Marca Trevigiana e alle Colline Unesco, per tutto il settore della bicicletta oltre a quello del turismo, si tratterebbe di grande affare. Insomma lo sport tira e quello della bicicletta ancora di più. A prendere in mano l’organizzazione del mondiale gravel dovrebbe essere Massimo Panighel, trevigiano, storico organizzatore di gare di ciclismo fuori strada: nel suo palmares anche mondiali di mountain bike e campionati italiani.
E lo dovrebbe fare in collaborazione con la Ciclistica Provinciale, la società di ciclismo che affianca il comitato provinciale della Fci e che ha come presidente Lucio Paladin, il papà di Soraya Paladin , la campionessa della Canyon Sram e ovviamente la Fci provinciale presieduta da Giorgio dal Bo, il tutto con la supervisione di Fabrizio Cazzola, consigliere federale della Federciclismo. Il tracciato dovrebbe snodarsi tra Conegliano, Valdobbiadene e Tarzo. C’è da capire dove sarà la partenza, anche se sembra logisticamente più agevole lo start da Pieve di Soligo. Tra i dettagli del percorso quello della scelta se fare un percorso in linea o uno in circuito e ovviamente il chilometraggio ma dovrebbe trattarsi comunque di un grande evento.
a cura di Tina Ruggeri – Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata