Fem Van Empel non si ferma più. La giovane olandese, dopo essersi presa il titolo europeo a Namur lo scorso novembre e la Coppa del Mondo con una gara d’anticipo, fa suo anche il Mondiale sul circuito di casa di Hoogerheide. La stagione trionfale della 20enne si chiude dunque con il più lieto dei finali: con una splendente maglia iridata.
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Una gara senza storia, dominata dall’inizio alla fine, proprio come Van Empel ci ha abituati in questa stagione. La grande rivale Puck Pieterse ha provato a rimanere sulla sua ruota nelle prime tornate ma quando, nel corso del quarto giro, l’atleta della Jumbo-Visma ha messo le marce alte, ha dovuto cedere di schianto. Pieterse si prende comunque un’importante medaglia d’argento, centrando dunque un podio iridato in tutte le tre categorie di età nelle ultime tre edizioni dei Mondiali. Spettacolo in sella, spettacolo dopo il traguardo: Fem Van Empel si lascia andare alle lacrime, mentre Pieterse arriva impennando prima di abbracciare la connazionale e coetanea.
Rispettando l’andamento della stagione, che ha visto in Coppa del Mondo le olandesi monopolizzare il podio in ogni gara, Lucinda Brand completa la tripletta oranje. Per la veterana si tratta di un risultato eccezionale, data la stagione difficile che ha dovuto passare. Per lei sesta medaglia mondiale, per giunta la sesta consecutiva, di certo una delle più significative nonostante sia solo un bronzo.
Silvia Persico deve accontentarsi della quarta piazza, la seconda di questa giornata per la nazionale italiana. La prova di Persico è stata comunque eccezionale, tenendo in considerazione anche una forma influenzale che l’ha colpita nell’ultima settimana. Il bronzo dello scorso anno è risultata l’unica atleta non olandese nelle prime otto posizioni. L’azzurra ha provato a rimanere con le migliori nella prima metà di gara, ma poi nel corso del quinto giro non è riuscita a rimanere sulle ruote di Lucinda Brand. Nel finale ha battuto Ceylin del Carmen Alvarado per una quarta posizione che conferma la sua presenza nell’elite della disciplina. Prova importante anche per l’altra azzurra, Sara Casasola, che chiude 12ma a soli 6″ dalla top-10.
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