Una consuetudine. Nel giorno della Santa Pasqua, il tavolo imbandito di ogni ben di Dio sarà da associare a una gara dal valore storico. Il riferimento è alla Parigi-Roubaix, l’Inferno del Nord, che nuovamente in un giorno così speciale andrà a catalizzare l’attenzione di appassionati di ciclismo e non.
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Dalla consueta sede di Compiegne, dunque, prenderà il via la terza Classica Monumento della stagione, giunta alla sua edizione numero 120. Le pietre, le strade di campagna ed il mitico Velodromo di Roubaix faranno da palcoscenico per la consueta competizione, dal sapor di epico, che ha premiato nella storia grandissimi campioni.
Tra questi troviamo anche Eddy Merckx, vincitore di tre edizioni e alle spalle solo di Roger De Vlaeminck e Tom Boonen nella classifica dei plurivincitori di questa corsa. L’ultimo trionfo del Cannibale è datato 1973, esattamente 50 anni fa. Per questo, gli organizzatori della Classica hanno deciso di intitolare al grandissimo corridore belga il tratto di pavé di Camphin-en-Pévèle.
Un tratto che verrà affrontato dai corridori a circa venti km dal traguardo, di 1,8 km e dalla difficoltà piuttosto alta (4 stelle su 5). Per l’occasione, ieri si è svolta una cerimonia con lo stesso Merckx presente in loco. “Vedere tutte queste persone in questa occasione mi fa davvero felice. Questa gara occupa un posto speciale nel mio cuore“, le parole commosse di Eddy.
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