L’ennesima, assurda, tragedia nel mondo del ciclismo italiano. Neanche sei anni sono passati dalla morte del sempre compianto Michele Scarponi e, oggi, ci lascia un altro dei miti di questo sport per il Bel Paese. Stiamo parlando di Davide Rebellin, che è stato travolto da un camion nel vicentino mentre si allenava e non ce l’ha fatta.
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Come riportato dal Gazzettino: “Secondo una prima ricostruzione, il mezzo pesante uscendo dal vicino svincolo dell’autostrada avrebbe colpito e travolto l’uomo in sella alla bicicletta, deceduto all’istante. L’autista non si è fermato, allontanandosi; ma non è ancora chiaro se si sia accorto o meno di quanto era successo. I Carabinieri sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell’incidente e per rintracciare l’autotrasportatore”.
Rebellin è entrato nella storia del ciclismo su strada: nel 2004 ha conquistato lo storico tris delle Ardenne (Amstel Gold Race, Freccia Vallone, dove si è ripetuto altre due volte, e Liegi-Bastogne-Liegi), nel palmares anche una Tirreno-Adriatico, una Parigi-Nizza e 61 successi totali.
Una carriera infinita per il nativo di San Bonifacio, infatti, proprio quest’anno ha dato l’addio al professionismo, del quale era entrato a far parte nel lontanissimo 1992.
Fa malissimo ricordare come solo lo scorso 8 novembre avessimo pubblicato una sua intervista su InBici news, in cui ci aveva raccontato di essere fiero di rappresentare un esempio per i giovani e pianificava con entusiasmo la sua nuova vita da ex-corridore. Non ci sono parole, ma solo profondo dolore.
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