Il belga della Alpecin-Fenix, dopo ben tre secondi posti consecutivi, è riuscito finalmente ad imporsi nella sesta frazione del Presidential Cycling Tour of Turkey (Fethiye – Marmaris, 129 km). Sul rettilineo in pavè Philipsen ha avuto la meglio su André Greipel (Israel – Start Up Nation) e Kristoffer Halvorsen (Uno-X Pro Cycling Team).
Mark Cavendish resta ai piedi del podio e poco dietro di lui ci sono ben tre italiani: Luca Mozzato (B&B Hotels, 6°), Giovanni Lonardi (Bardiani – CSF-Faizanè, 7°) e Vincenzo Albanese (Eolo – Kometa, 8°). Tom Paquot (Bingoal – Wallonie Bruxelles), in compagnia di Samuele Rivi (Eolo – Kometa), Sebastian Schönberger (B&B Hotels), Samuele Zoccarato (Bardiani – CSF – Faizané) e Ivar Slik (Abloc) hanno composto la fuga, partita intorno al 60° chilometro di corsa. Il quintetto di attaccanti non ha avuto molto spazio e il gruppo principale è andato a riprenderli in breve tempo; le squadre dei velocisti si sono immediatamente organizzate per la volata nonostante il tracciato ondulato (l’ultimo GPM era a 10 km dal traguardo).
Ai -5 c’è stato un tentativo di un corridore del Team Abloc, ma non ha avuto scampo. La Israel – Start Up Nation è pronta a far partire la volata di Greipel sul rettilineo conclusivo, ma negli ultimi metri il tedesco è battuto di un niente da Jasper Philipsen che arrivava in forte rimonta. Seconda vittoria per il fiammingo della Alpecin-Fenix nel 2021, dopo lo Scheldeprijs settimana scorsa. Rimane invece immutata la classifica generale, con lo spagnolo José Manuel Diaz (Delko) che guida con 4” su Jay Vine (Alpecin-Fenix) e 6” su Eduardo Sepulveda (Androni Giocattoli – Sidermec).
Domani c’è la penultima tappa, da Marmaris a Turgutreis 180 km piuttosto mossi che andrebbero a favore dei corridori attaccanti rimasti in questo intenso 56° Presidential Cycling Tour of Turkey.
a cura di Andrea Giorgini ©Riproduzione Riservata-Copyright© InBici Magazine