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Una prima tappa spettacolare all’UAE Tour 2023: è il photofinish a decidere il vincitore sul traguardo di Al Mirfa, ad imporsi è il campione belga Tim Merlier, che vestirà ovviamente anche la prima maglia di leader. Da sottolineare anche grandi distacchi in chiave classifica generale dovuti ai ventagli.
Partenza subito ad altissima velocità, con il vento laterale a fare la differenza: il gruppo si è spezzato, con diversi tronconi staccati l’uno dall’altro e davanti ovviamente la maglia iridata di Remco Evenepoel a splendere.
Assieme al belga nel primo drappello anche Elia Viviani, Kim HeidukJoshua Tarling e Luke Plapp (Ineos-Grenadiers), Michel Hessmann, Thomas Gloag e Tosh Van Der Sande (Jumbo-Visma), Andrey Amador (EF Education), Maurice Ballerstedt (Alpecin-Deceuninck), Sam Bennett (BORA-Hansgrohe), Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates), Pello Bilbao e Fran Miholjevic (Bahrain Victorious), Arthur Kluckers (Tudor), Cees Bol (Astana-Qazaqstan), Clement Davy (Groupama-FDJ) e Tobias Lund Andersen (Team DSM).
Nel frattempo la situazione è cambiata, con il passare dei chilometri, e i gruppetti alle spalle sono andati ad unirsi, alleandosi per l’inseguimento. A circa 30 chilometri dall’arrivo si è andato a formare un drappello di circa tredici corridori davanti, con il gruppo compatto ad inseguire, staccato di circa un minuto.
A giocarsi il successo sono stati Remco Evenepoel, Tim Merlier e Bert Lerberghe (Soudal-Quick Step), poi Mark Cavendish e Cees Bol (Astana-Qazaqstan), Pello Bilbao, Nikias Arndt, Matevz Govekar e Phil Bauhaus (Bahrain-Victorious), Luke Plapp (Ineos Grenadiers), Olav Kooij (Jumbo-Visma), Caleb Ewan e Jarrad Drizners (Lotto-Dstny).
Volata ristretta, con il testa a testa tra Merlier ed Ewan vinto di millimetri al photofisnih dal belga davanti all’australiano. Da sottolineare che in un primo momento il corridore della Lotto sembrava esser convinto del successo e sono serviti almeno dieci minuti per cambiare la decisione. Terzo Cavendish, con Kooij quarto ed Arndt quinto. Il gruppo principale è arrivato ad una cinquantina di secondi di ritardo, regolato da Sam Bennett.
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