Nel ciclismo si sa, le cose più imprevedibili sono dietro l’angolo. Purtroppo le cadute fanno parte del gioco, anche se spesso e volentieri caratterizzano le corse più degli attacchi in salita. È accaduto ieri a Primoz Roglic: lo sloveno è finito a terra dopo uno scatto nella sedicesima tappa della Vuelta a España 2022 ed è stato costretto al ritiro.
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Il vincitore delle ultime tre edizioni della corsa spagnola sembrava in netta rimonta e aveva il passo per poter addirittura strappare la Maglia Rossa a Remco Evenepoel.
Il commento di Addy Engels, ds della Jumbo-Visma, a Het Laatste Nieuws: “Ovviamente è molto deludente. Eravamo pronti ad aspettare l’ultima settimana e l’avevamo anche iniziata bene ieri. È strano e assurdo che una cosa che quasi non stava funzionando, poi funzioni, ma poi vada male negli ultimi 200 metri. È un duro colpo. Già ieri non sembrava buona la situazione e quando devi prendere la decisione di non farlo partire crolla un po’ tutto per un attimo. Ancora non so dire cosa sia accaduto esattamente, non c’è stato nessun movimento inconsulto o cose del genere, penso sia stato solo uno sfortunato incidente di gara, cattiva sorte”.
Prosegue: “All’inizio, Primoz quasi non rispondeva ieri. Ovviamente è una grande delusione per lui. Non sapremo mai il risultato, ma abbiamo dimostrato che eravamo pronti a continuare a combattere, la gente sottovaluta l’ultima settimana. Avevamo ancora lo spirito battagliero per lottare fino a Madrid”.
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