Subito scintille alla Vuelta a España 2022. Primo arrivo in salita, in quel di Ascensión al Pico Jano San Miguel de Aguayo, e gran battaglia tra i big. Ad uscirne vincitore però è un nome a sorpresa: Jay Vine, alla prima vittoria in carriera (e che successo). Alle sue spalle un super Remco Evenepoel fa il vuoto ed agguanta la Maglia Rossa di leader della classifica generale.
Rispetto a ieri c’è stata meno battaglia per la fuga iniziale. Dieci uomini sono riusciti a prendere un gap importante poco dopo il via: Ruben Fernandez (Cofidis), Mark Padun (EF Education-EasyPost), Jan Bakelants (Intermarché-Wanty-Gobert), Nelson Oliveira (Movistar), Fausto Masnada (Quick-Step Alpha Vinyl), Kaden Groves (BikeExchange-Jayco), Marco Brenner (Team DSM), Dario Cataldo (Trek-Segafredo), Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck) e Xabier Mikel Azparren (Euskaltel-Euskadi).
Il plotone, gestito prima dalla Groupama – FDJ, ha tenuto il gap attorno ai 5′. Entrati nella parte più appassionante della corsa, quella con diversi GPM, è cambiata la situazione in gruppo con la Ineos Grenadiers e la Quick-Step Alpha Vinyl Team ad assumersi la responsabilità di alzare il ritmo. Nel frattempo è arrivata la pioggia, che ha creato diverse difficoltà e cadute (staccato anche il leader della classifica Rudy Molard, costretto all’inseguimento).
Davanti Padun ha staccato tutti i rivali, ma si è rifatto sotto il gruppo in vista dell’ascesa finale: Jay Vine (Alpecin-Deceuninck) è stato il primo a riportarsi sull’ucraino, staccandolo e viaggiando in solitaria. Nel frattempo Simon Yates (BikeExchange – Jayco) è stato il primo ad accendere la miccia nel drappello dei migliori, da lì è esplosa la corsa. Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team) è stato devastante in testa: ad uno ad uno ha staccato tutti i rivali, tranne un super Enric Mas (Movistar), abile a restare alla ruota del belga.
Vine è riuscito a conservare un buon margine, cogliendo la prima vittoria della carriera, mentre a 15” arrivano Evenepoel e Mas. Quarto un rimontante Juan Ayuso (UAE Emirates), più lontani tutti gli altri: 1’37” il distacco del drappello di Primoz Roglic, quinto, che comprende tutti i big della classifica.
In casa Italia il migliore è Domenico Pozzovivo, ventiquattresimo a 2’50”.
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