Pochi giorni dopo aver compiuto 17 anni, Mattia Proietti Gagliardoni si è fatto un regalo di compleanno straordinario, vincendo il 20° Memorial Antonio Colò con uno sprint lanciato perfettamente, che gli ha permesso di superare i suoi compagni di avventura: Davide Bufalini, Tommaso Quaglia e Finn O’Brien. I quattro corridori facevano parte di un gruppo di 11 atleti che ha affrontato l’ascesa finale con un notevole vantaggio, accumulato durante la salita di Catizzola.
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Il Team F.lli Giorgi ha acceso la competizione, prima con l’azione prolungata di Mattia Stenico e poi con Quaglia, in un duello caratterizzato da attacchi e rincorse contro il Team Franco Ballerini. Sull’ultima ascesa verso il traguardo, Quaglia ha tentato un attacco solitario, ma dopo aver guadagnato un vantaggio di 10″, il suo tentativo è stato ripreso all’interno dell’ultimo chilometro. Proietti Gagliardoni ha seguito la ruota di Bufalini, prendendo la testa nella curva finale e conquistando così il suo secondo successo stagionale, dopo la vittoria a Ponzano del 1 maggio.
ORDINE D’ARRIVO
1. Mattia Proietti Gagliardoni (Team Franco Ballerini) – 105 km in 2h40’11” – 39.300 km/h
2. Davide Bufalini (Casano) s.t.
3. Tommaso Quaglia (Team F.lli Giorgi) s.t.
4. Finn O’Brien (Zappi Racing Team) s.t.
5. Elia Andreaus (Team F.lli Giorgi) a 13″
6. Jaider Alexis Benavides Cardenas (Potencia de la Vida) a 19″
7. Thomas Bernardi (Team F.lli Giorgi) a 34″
8. Mattia Ballerini (Vangi Il Pirata Sama Ricambi) a 54″
9. Yoann Rolando (Team Franco Ballerini) a 1’02”
10. Pietro Scottoni (Vangi Il Pirata Sama Ricambi) a 1’22”
Photo Credits: Roberto Fruzzetti / Ciclismoblog
Mattia Proietti Gagliardoni: “E’ una vittoria molto importante, in quella che è la mia prima stagione nella categoria. Ho cercato di gestirmi in salita perchè non sono al top della condizione e, quando è partito Quaglia, credevo che non saremmo rientrati su di lui. Ho battezzato la ruota di Bufalini, perchè sapevo che entrando per primo in curva avrei vinto al 99% e fortunatamente è andata bene così”.
Davide Bufalini: “E’ stata una corsa molto dura e selettiva. Il secondo posto lascia un po’ di amaro in bocca ma era difficile fare meglio. Ho cercato di giocarmi le mie carte ma Proietti è stato più forte”.
Tommaso Quaglia: “Ho migliorato il risultato dell’anno scorso ma non è stato sufficiente per vincere. Come team abbiamo sempre corso all’attacco, dimostrando di andare forte. E’ un buon piazzamento anche in vista delle prossime gare”.
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Arabba: La Perla delle Dolomiti per il CicloturismoA cura della redazione di Inbici News24
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