Sono passati tanti anni, ben sedici, da quando a Desio Fabiana Luperini salì sul gradino più alto del podio nel Giro d’Italia, il quinto nella carriera della “Pantanina” di Cascine di Buti (Pisa). Oggi, 14 luglio 2024, a L’Aquila il ciclismo femminile vive un giorno storico grazie ad Elisa Longo Borghini, in Rosa dalla prima all’ultima tappa, e per Kim Le Court Pienaar, atleta che ha regalato il primo, storico successo di tappa alle Isole Mauritius in un Grande Giro.
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Il Giro d’Italia femminile è tornato a casa. Abbiamo assistito a oltre un decennio di vittorie tedesche (Claudia Häusler), statunitensi (Mara Abbott e Megan Guarnier), e i domini olandesi con Marianne Vos, Anna Van der Breggen e Annemiek Van Vleuten, ma ora tocca nuovamente all’Italia esultare nella sua grande corsa. Per Elisa Longo Borghini è una stagione da ricordare in questa prima parte di 2024, grazie alle vittorie al Trofeo Oro in Euro, al Giro delle Fiandre, alla Freccia del Brabante e al Campionato Italiano in linea, con in mezzo anche la cronometro a squadre inaugurale della Vuelta. Tanti podi e la vittoria sfiorata anche alla Strade Bianche, che fu appannaggio di Lotte Kopecky, la sua maggior rivale in questo Giro.
La belga si sta rivelando come l’atleta più completa di questi anni: fortissima in pista, a cronometro, negli sprint ed ora anche in salita. Una Kopecky che si è rivelata scalatrice allo scorso Tour de France, quando cedette la Maglia Gialla solo nel tappone del Tourmalet a Demi Vollering. Elisa e Lotte oggi erano staccate di un solo secondo in classifica fino all’ultimo chilometro rendendo l’esito della corsa totalmente incerta in ottica di Classifica Generale. Con gli abbuoni andati alle tre fuggitive, la fuoriclasse di Ornavasso ne ha approfittato scattando e facendo la volata a senso unico che le ha dato definitivamente la Maglia Rosa e ha potuto festeggiare con il marito e collega Jacopo Mosca, giunto all’Aquila per darle il massimo sostegno.
Elisa è stata al comando del Giro dalla prima all’ultima tappa: a Brescia ebbe la meglio per un solo secondo su Grace Brown, Kopecky era più distante ma nelle tappe successive ha recuperato piano piano grazie agli abbuoni, in particolare quelli ottenuti vincendo a Foligno la quinta tappa. E sempre quel secondo di gap ha creato la suspance massima al termine della frazione regina di ieri, sulle terribili rampe di Passo Lanciano e del Blockhaus.
Ci vorrà un po’ di tempo per rendersi conto di cosa ha vinto, e con le Olimpiadi ormai alle porte c’è tempo per poter festeggiare. Ma finalmente un grande sogno si realizza e si sblocca un successo che per i colori Azzurri mancava da ormai troppo tempo.
Complimenti Elisa.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata