In Alta Valtellina sono sopraggiunti freddo e neve che impediscono il passaggio ad inizio tappa sui Passi Eira, Foscagno e Umbrail, quest’ultimo indicato originariamente come Cima Coppi. Non si transita più a causa delle pessime condizioni meteo e la gara sarà tutta in territorio altoatesino, da Lasa/Laas a Santa Cristina di Val Gardena/Monte Pana per 118 km complessivi.
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Inizialmente si era prestabilito che i corridori avrebbero comunque fatto una passerella di circa 10 km da Livigno al Tunnel Munt La Schera, situato al confine tra Italia e Svizzera, ma con la nevicata in corso nella località valtellinese (che ha ospitato l’arrivo al Mottolino domenica e il giorno di riposo di ieri), i corridori hanno scelto di rimanere sul bus.
Non è stata affatto una decisione facile da prendere, ma con il protocollo attivo e aggiornato stagione dopo stagione non si è potuto fare altro. Percorrere salite e discese ad alta quota e con temperature gelide non s’ha da fare e non si vedranno più episodi come quello del Gavia 1988, solo per citarne uno estremo. Per fortuna non c’è stato l’errore fatto lo scorso anno, quando una intera regione italiana (la Valle d’Aosta) ha visto non vedere passare la corsa sul fondovalle e sul Gran San Bernardo, dove il meteo non aveva riservato poi alcun problema.
Ogni Grande Giro deve avere dei piani alternativi in caso di “Extreme Weather Protocol” da applicare, e devono essere pronti già alla vigilia della prima tappa e per quanto riguarda la tappa di oggi niente verrà falsato e ci aspettiamo sempre tanto spettacolo verso l’arrivo di Monte Pana, nella splendida Val Gardena.
La salute e l’incolumità dei corridori hanno la precedenza, il resto non conta.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata