Dodici Classiche Monumento corse in carriera, sei vittorie. Ma non sono solo i numeri a parlare per un fuoriclasse del calibro di Tadej Pogacar: era nettamente il favorito alla Liegi-Bastogne-Liegi e non ha tradito le aspettative, dominando in lungo e in largo, ridicolizzando quasi gli avversari. Secondo successo dopo quello del 2021 per il campione sloveno che porta ancora in trionfo la UAE Emirates, squadra più forte al mondo.
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Nove corridori sono andati all’attacco nella prima parte di gara: Paul Ourselin (TotalEnergies), Lilian Calmejane (Intermarché – Wanty), Rémy Rochas (Groupama – FDJ), Gil Gelders (Soudal Quick-Step), Loic Vliegen (Bingoal WB), Fabien Doubey (TotalEnergies), Enzo Leijnse (Team dsm-firmenich PostNL), Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Team) e Ivan Romeo (Movistar Team). Il gruppo, gestito dalla UAE Emirates, ha lasciato un distacco massimo di circa 5′ per poi andare a mano a mano a rimontare.
A circa 100 chilometri dall’arrivo la prima svolta della gara: nel gruppo accelerazione da parte della Israel – Premier Tech con contemporanea caduta generale che ha messo fuori gioco almeno metà del plotone. Tra gli attardati anche il campione del mondo Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck) e Tom Pidcock (Ineos Grenadiers). Successivamente però un rallentamento degli uomini davanti ha fatto sì che tutto tornasse nell’ordine delle cose, con sempre la UA Emirates a gestire la situazione.
Il tutto si è andato a decidere sulla Côte de La Redoute a circa 30 chilometri dal traguardo: a prendere l’iniziativa ovviamente Tadej Pogacar che ha staccato tutti i rivali, ultimo a resistere un coraggioso Richard Carapaz. Subito margine importante per lo sloveno che ha guadagnato secondi su secondi, mentre il gruppo degli avversari non ha provato neanche a reagire.
Tutto facile per Pogacar negli ultimi 20 chilometri, distacco superiore ai 2′ per il primo degli umani, un eccellente Romain Bardet (Team dsm-firmenich PostNL). A completare il podio, regolando il gruppo dei battuti in volata, un van der Poel mai in corsa per la vittoria, ma che completa comunque una primavera da campione. Nella top-5 anche Maxim Van Gils (Lotto Dstny) ed Aurélien Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale Team). Migliore degli italiani un gran Antonio Tiberi, ventiduesimo.
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