Quasi sette minuti di vantaggio, e se la settimana fosse stata più selettiva, il margine di Tadej Pogačar al Giro d’Italia sarebbe stato probabilmente ancora maggiore. Tuttavia, ora anche lui potrà godersi un po’ di meritato relax osservando gli avversari che lottano per il podio.
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Questo non significa che non coglierà un’altra opportunità di vittoria se si presenterà, ma è probabile che riserverà i suoi sforzi per occasioni meno dispendiose in termini di energia. Pogačar ha dimostrato di essere su un altro livello quando la strada sale, permettendo a lui e all’UAE Team Emirates di controllare la corsa invece di schiacciare gli avversari.
La prestazione di Pogačar a Livigno è stata un’altra dimostrazione di forza e acume tattico. Una volta rimasto solo, sapeva che la coesione dell’inseguimento sarebbe svanita, cosa che è diventata evidente quando Rafał Majka, che aveva guidato l’accelerazione della maglia rosa, è tornato nel gruppo dei contendenti alla classifica generale.
Un plauso va a Dani Martínez, che ha tentato di seguirlo, ma Pogačar non ha mai permesso che ciò accadesse, costringendo il corridore della Bora a rientrare saggiamente nel gruppo di Thomas. Al momento, nessuno sembra essere al livello del leader della corsa.
Uno scenario già visto alla tappa numero 8 del Tour de France 2021 quando ha attaccato sul Col de Romme e poi ha dominato il Col de la Colombière sul grande anello. Allora, Richard Carapaz ha provato a seguirlo, ma non è riuscito a sostenere il ritmo, e il gruppo della classifica generale ha perso tre minuti.
La suspense ora è tutta su chi accompagnerà Pogačar sul podio a Roma, e non è affatto chiaro cosa ci aspetta. Rimangono sei giorni di gara e quattro di essi sono montuosi.
Dani Martínez e Geraint Thomas sembrano avere un po’ di margine su Ben O’Connor, ma con una giornata sotto la media, l’australiano potrebbe tornare in partita con i compagni dell’ex Ineos.
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Arabba: La Perla delle Dolomiti per il CicloturismoA cura della redazione di Inbici News24
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