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Bici elettrica: la rivoluzione green corre sulle due ruote

Bici elettrica: la rivoluzione green corre sulle due ruote


Utilizzare la bicicletta, intesa sia come sport praticabile a qualsiasi livello, sia come mezzo di trasporto personale, è considerata una delle attività fisiche più complete e salutari. Da qualche anno a questa parte, a causa dell’aumento delle malattie legate alle sedentarietà e in conseguenza dell’aggravarsi delle problematiche connesse all’inquinamento ambientale, è in atto una vera e propria campagna di promozione dell’uso della bicicletta. Purtroppo, sia per questioni anagrafiche e fisiche, sia per questioni di tempo e distanze, non tutti sono nella condizione di utilizzare quotidianamente la bicicletta. Una parziale soluzione al problema è offerta dall’introduzione sul mercato delle cosiddette e-bike o bici a pedalata assistita.

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Come funzionano le biciclette elettriche

Le biciclette a pedalata assistita sono caratterizzate principalmente dalla presenza di un motore elettrico e di una batteria ricaricabile. A differenza dei veicoli elettrici ad accensione prettamente automatica, questi mezzi prevedono l’avviamento meccanico del motore, attivato propriamente dalla pressione esercitata sui pedali dal ciclista, la cui partecipazione attiva è sempre, perciò, necessaria. Le diverse tipologie di motore possono avere potenze variabili che, nei modelli standard, non superano di solito i 250 W e che, in ogni caso, permettono di raggiungere la velocità limite di 25 km/h, come previsto dalla normativa vigente. La cilindrata ridotta del motore e la portata della batteria (compresa, di solito, tra i 250 e gli 800 Wh) permettono di non gravare eccessivamente sul peso complessivo della bici che, pur essendo leggermente maggiore rispetto a quello di una bici convenzionale, resta compreso tra 20 e 25 kg (dei quali da 5 a 8 kg sono imputabili al complessivo di motore e batteria) e che può scendere a 20 kg per i modelli off-roads, gravel e mountain bike. Generalmente queste bici sono dotate di batterie al litio, a ricarica rapida, elettrica o fotovoltaica e di una prolungata autonomia che, nei modelli più avanzati, può raggiungere i 120-150 km. Potendo essere guidate a partire dai 14 anni, sono disponibili diversi modelli e taglie di bici elettriche, con peculiarità specifiche in base all’utilizzo che se ne intende fare, all’esperienza del ciclista, all’allestimento e al design predisposti. Alcune sono dotate di GPS integrato (utile sia per la rilevazione degli itinerari, sia come antifurto satellitare), display digitali per l’impostazione delle diverse modalità di pedalata e porte di collegamento (tramite USB o Bluetooth) a smartphone e tablet.

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E-bike: benefici per la persona e per l’ambiente. Costi, vantaggi e incentivi

La bicicletta elettrica, dunque, rappresenta un ottimo compromesso tra sana attività fisica e mobilità sostenibile. Se dal punto di vista fisico, è dimostrato come andare in bicicletta possa migliorare le prestazioni cardiache e respiratorie, sviluppare la muscolatura, rafforzare le ossa e contribuire al controllo del colesterolo, dei trigliceridi e al dispendio delle calorie (in media, in 1 ora di bicicletta è possibile bruciare fino a 500 calorie), è altrettanto importante rilevare come l’utilizzo di questo innovativo mezzo di trasporto riduca notevolmente anche l’impatto sull’ambiente. Non necessitando di carburante, infatti, la bici elettrica può essere considerata un veicolo a zero emissioni, in grado di contribuire concretamente al processo di decarbonizzazione e alla transazione verso fonti energetiche rinnovabili. Con l’80% in meno di polveri sottili rilasciate rispetto alle auto elettriche, migliora la qualità dell’aria, mentre, grazie al motore elettrico estremamente silenzioso, favorisce la vivibilità dei centri urbani. Ulteriori aspetti fondamentali riguardano la possibilità, per questi mezzi, di accedere alle ZTL e la facilità di parcheggio. Agili e veloci, permettono di coprire, in un tempo ridotto, anche lunghe distanze, senza impattare sul volume del traffico stradale. Il prezzo di acquisto più elevato rispetto a quello delle bici muscolari (variabile tra i €1.000 e i €15.000), è ampiamente compensato dalle minime spese di manutenzione. Seppure la normativa di riferimento stia cambiando, per il momento non sono previsti, infatti, bollo, assicurazione e neppure la patente di guida. In base alle recenti indagini statistiche, il numero delle bici elettriche in Europa è in netto aumento, confermando il sempre maggiore interesse nei confronti di questa nuova modalità di spostamento. Già ampiamente diffusa soprattutto nel Nord Europa, dove più consolidata è l’abitudine all’uso della bicicletta, l’e-bike si sta diffondendo rapidamente ovunque, anche tra i giovani. Il suo uso viene privilegiato durante il tempo libero, ma sempre più numerosi sono coloro che la utilizzano (o la utilizzerebbero) per recarsi al lavoro. Per incentivare l’acquisto delle bici elettriche sono previsti bonus e contributi fino al 50% delle spese, per un massimo di €500 per biciclette a pedalata assistita e di €1.000 per le cargo bike, acquistate entro il 31/12/2024

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A cura della redazione di Inbici News24
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