“Il mercato bike non è ancora del tutto guarito, ma ci sono i primi segnali incoraggianti di una ripresa”. Parola di Graziano Beltrami – patron della Beltrami TSA – che, dal suo osservatorio privilegiato, ci regala un interessante “check” sul mondo della bicicletta.
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Graziano, qual è l’andamento attuale del mercato della bicicletta di alta gamma?
“Non è molto diverso rispetto a quello di 12 mesi fa. I prodotti di alta gamma continuano ad avere una richiesta stabile e costante ed anche i tempi di consegna si sono gradualmente ridotti, anche se oscillano sempre tra i 3 ed i 6 mesi”.
Quali segnali arrivano oggi dal mondo dei negozianti?
“La situazione non è rosea perché i prodotti a basso costo continuano a contaminare il mercato, ma ci sono comunque degli spiragli interessanti. Del resto, oggi come ieri, chi compra vuole sempre ‘toccare con mano’ ed i negozi che hanno in casa il prodotto da far vedere sono sempre avvantaggiati rispetto alle piattaforme online”.
Come sta cambiando il consumatore finale?
“Sicuramente è migliorata la sua cultura generale sui prodotti ed oggi, in virtù di tante informazioni, chi compra seleziona i suoi acquisti in maniera più ragionata. E’ un acquirente meno suggestionabile, sempre più attratto dalla qualità e fortunatamente sempre più diffidente rispetto agli articoli a basso costo”.
Come ha inciso sul mercato la progressiva diminuzione delle Gran Fondo?
“E’ un fattore, ma stiamo assistendo ad una graduale inversione del fenomeno e, in un certo senso, anche ad una sorta di ‘selezione naturale’ annunciata. In tanti sono spariti, ma le manifestazioni di qualità hanno conservato il loro appeal e dunque continuano ad avere un loro pubblico di appassionati. Certo, i numeri non sono più quelli di un tempo ma bisogna anche tener conto che molti ciclo-amatori si sono orientati verso altre discipline, come ad esempio il Gravel…”.
A cosa imputi il suo successo?
“Mah, di Gravel si parla indubbiamente tanto, ma non è che il suo successo mediatico corrisponda fedelmente al suo successo commerciale. E’ un trend in crescita costante, ma non stiamo assistendo ad un boom del mercato. In ogni caso, il ‘plus’ del Gravel è senza dubbio il fattore ‘sicurezza’. I tanti, troppi incidenti stradali che hanno coinvolto, in questi anni, i ciclisti hanno indubbiamente lasciato il segno nell’opinione pubblica. E molti, stanchi di aspettare nuove infrastrutture, hanno preferito emigrare nell’offroad”.
Come Beltrami Tsa parteciperete al prossimo IBF Italian Bike Festival a Misano Adriatico …
“E lì, come ogni anno, avremo il polso esatto del mercato. So che a questa edizione parteciperanno anche realtà che, di solito, snobbavano le fiere e dunque sono curioso di vedere quale sarà l’approccio delle aziende e quale la risposta del pubblico”.
Questo significa che il “format” fiere, dopo una fase di stanchezza, sta riprendendo quota?
“I segnali sembrano quelli. Siamo stati all’Eurobike e alla Fiera di Taipei e le indicazioni sono chiare: le fiere al coperto non decollano, anzi. Restano tutte preziose occasioni per gli incontri e le relazioni ‘B2B’ ma, sul piano espositivo, abbiamo visto poco. Le fiere ‘open’, al contrario, come IBF Italian Bike Festival a Misano Adriatico o Girona, che permettono i test bike, sembrano decisamente più in salute anche se l’incognita climatica spaventa sempre”.
In che modo Beltrami Tsa parteciperà all’IBF Italian Bike Festival a Misano Adriatico?
“Noi, come al solito, avremo tre aree diverse: una sezione dedicata ai test, aperta al pubblico, con le nostre biciclette Factor con gruppo Sram nelle versioni strada, gravel e mtb. Poi avremo l’area lavaggio “Bike Wash Muc-Off” a supporto dei ciclisti impegnati nelle varie competizioni o nei test-bike e, infine, avremo il classico villaggio espositivo con tutti i nostri marchi e la presenza dei nostri fornitori che, per l’occasione, invieranno in fiera i loro dirigenti per spiegare direttamente al pubblico le caratteristiche tecniche dei loro prodotti”.