Il gruppo 105 Di2 è stata di sicuro la novità più importante del mondo “road” di Shimano degli ultimi dodici mesi.
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Parliamo del nuovo reparto a dodici velocità, quello solo elettronico e quello solo per freni a disco. Anche per questo ha fatto discutere molto, sopratutto quelli che (soprattutto qui da noi in Italia) questo reparto lo hanno sempre percepito come scelta di ripiego rispetto ad alternative che si chiamano Ultegra e soprattutto Dura-Ace.
Per scoprire nei dettagli questo gruppo vi suggeriamo di vedervi questo interessante video, dove il responsabile Marketing di Shimano Italia Marco Cittadini illustra assieme al responsabile di uno Shimano Service Center tutti i dettagli, le novità e per finire tutte le differenze che questo “reparto” ha rispetto ai gruppi di livello superiore, ovvero il Dura-Ace e l’Ultegra.
Prima di passare al “105”, questo il link per gli altri interessanti contenuti video sul canale YouTube di Shimano Italia.
Il nostro test
Anche noi di InBici il 105 Di2 lo abbiamo provato; lo abbiamo fatto pedalando a lungo su una Cannondale SuperSix Evo equipaggiata appunto con l’intero reparto 105 Di2.
Abbiamo provato il nuovo “105” con un’allestimento pignoni 11-34, con una guarnitura 50/34 e con rotori da 160 millimetri sia anteriori che posteriori, montati su ruote Cannondale in carbonio a medio profilo.
Quelle che seguono sono le nostre impressioni in merito
Comandi #attuazione cambiate
La velocità nella risposta è uguale identica a quella di Dura-Ace e Ultegra, rispetto al quale il 105 Di2 condivide lo stesso protocollo di funzionamento e comunicazione (con il modulo di trasmissione nel cambio posteriore).
Identiche sono anche le funzionalità che è possibile gestire attraverso la piattaforma proprietaria Shimano e-Tubes.
Comandi #ergonomia
Anche in questo caso l’ergonomia è identica a quella dei comandi di classe Dura-Ace e Ultegra; il corpo del comando più lungo rispetto a quello della vecchia serie aumenta lo spazio a favore delle dita; è possibile frenare agevolmente con un dito, tenendo le mani nella cosiddetta posizione “intermedia” (con il palmo che impugna il manicotto): i due pulsanti di azionamento hanno inoltre una posizione più sfalsata” che in passato l’uno rispetto all’altro: questo aumenta la sensibilità tattile da parte delle dita.
Le leve freno sono posizionate in modo che aumenti la penetrazione aerodinamica del ciclista, e questo succede senza la necessità di montare i comandi orientandoli verso l’interno (come invece accadeva spesso in passato, e come alcuni professionisti continuano comunque a fare… ).
Trasmissione #rapportatura
Nello specifico abbiamo provato la cassetta 11-34 unita a una guarnitura 50-34, che – esattamente come accade per le omologhe cassette Ultegra e Dura-Ace – riducono lo scarto nella transizione da un ingranaggio all’altro, ottimizzano la progressione di scala e lo fanno sopratutto dalla parte dei pignoni “alti”.
Trasmissione #silenziosità
Il funzionamento del cambi e la relativa transizione della catena sui pignoni sono estremamente silenziose, probabilmente più di quel che era la vecchia serie 105 meccanica.
Il cambio posteriore ha un bilanciere più lungo di quelli di classe superiore, per questo tende ad essere poco più rumoroso quando si transita su fondi sconnessi o sul pavé.
Il deragliatore anteriore è ereditato dalla architettura dei vecchi deragliatori Dura-Ace e Ultegra, per questo è più rumoroso rispetto ai nuovi deragliatori anteriori Dura-Ace e Ultegra. Solo un orecchio davvero “allenato” o se preferite un ciclista con grande sensibilità potrà invece percepire la differenza di feeling che deriva dalla architettura Hyperglide (e non Hyperglide+) di corone e pignoni che differenza il 105 Di2 dai suoi due “fratelli maggiori” Dura-Ace e Ultegra.
Freni #potenza
La potenza è davvero elevata; unita all’ottimizzazione dell’architettura della pinza assicura sicurezza ed evita qualsiasi tipo di rumore (primo tra tutti il rumore delle pastiglie che sfregano sui rotori).
Freni #modulabilità
Buona modulabilità rispetto a tutto il raggio di progressione della leva freno (anche questa aumentata), ma frenata un po’ più “secca” rispetto a quel che succede sugli impianti Dura-Ace e Ultegra, che adottano la tecnologia ServoWave.
Peso
Il peso dell’intero reparto 105 Di2 è 2953 grammi, ovvero 557 in più rispetto al Dura-Ace e 285 grammi in più rispetto all’Ultegra. Segnaliamo che la voce maggiore nell’incremento di peso è a carico della cassetta pignoni e poi della guarnitura (+138 grammi; +80 grammi): ipotizzando di sostituire queste ultime con le omologhe cassette di classe superiore si può pertanto pensare di realizzare un allestimento “ibrido”, che ottenga un peso complessivo molto basso, ma contenendo ovviamente il costo finale rispetto ad un acquisto di un gruppo superiore in configurazione di “gruppo completo”.
Prezzo
Senza scendere troppo nei dettagli (che sono soggetti a troppa variabilità), possiamo dire che, a livello indicativo, il prezzo dell’intero reparto 105 Di2 è meno della metà rispetto al Dura-Ace e poco meno di 2/3 rispetto al gruppo Ultegra.
Se si considerano le performance, le funzionalità e se si considera l’architettura tecnica/elettronica identica e le medesime possibilità di interazione con la piattaforma e-Tubes, questo costo rende il 105Di2 il gruppo senza dubbio migliore della “triade”, rispetto al rapporto qualità/prezzo.
Ulteriori informazioni: Shimano
a cura di Maurizio Coccia – Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata