La carriera di Chris Froome può essere suddivisa in tre fasi principali. Gli inizi con Barloworld, dove pochi avrebbero previsto il suo futuro successo, il dominio nei Grandi Giri degli anni 2010 con Team Sky, e infine un deludente capitolo finale con Israel – Premier Tech.
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Dal 2021, quando è passato a Israel – Premier Tech, i risultati di Froome sono diminuiti drasticamente. Nonostante ciò, a 39 anni, rimane uno dei ciclisti più pagati del gruppo. È difficile sostenere che la sua firma sia stata un successo per il team di Sylvan Adams, nonostante l’aumento di profilo che un vincitore di sette Grand Tour porta.
Secondo l’ex professionista Michael Rasmussen, Froome è quasi diventato una sorta di “pagliaccio” che partecipa a gare minori. La sua valutazione del tempo di Froome con Israel – Premier Tech è brutalmente critica, definendola “il peggior acquisto nella storia del ciclismo”.
Per Froome, però, si tratta di un “fantastico piano pensionistico”. Un dato significativo del rapido declino di Froome è che, nonostante sia un quattro volte vincitore del Tour de France, non ha ancora segnato un punto UCI. Il suo miglior risultato è stato un 21° posto in una tappa del Tour du Rwanda.
“È indegno da vedere,” conclude Rasmussen, senza usare mezze parole nella sua analisi. “La cosa sorprendente è che è una sua decisione. Con cinque milioni di euro all’anno, si possono accettare alcune sconfitte.” Sportivamente, è un finale piuttosto magro per una carriera come la sua. Froome ha ancora un anno di contratto con Israel – Premier Tech e, senza segni di un ritiro anticipato, sembra che la sua carriera, indiscutibilmente leggendaria, ma deludente negli ultimi tempi, continui per almeno altri 12 mesi.
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Riva del Garda: La Perla del Lago di Garda per i CicloturistiA cura della redazione di Inbici News24
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