Il ciclismo è uno degli sport più spettacolari e allo stesso tempo anche più pericolosi. Sono state diverse le cadute che hanno messo a repentaglio, oltre che la carriera, anche la vita degli atleti. Tra questi c’è Nacer Bouhanni, sprinter transalpino da oltre 70 vittorie in carriera, che nella seconda tappa del Giro di Turchia 2022 è finito brutalmente a terra rischiando gravemente per la sua salute.
Le sue parole, a poco meno di un anno di distanza dall’accaduto, fanno riflettere: “Un centimetro più in là ed ero tetraplegico. Questo non riguarda più il ciclismo o lo sport, ma la tua vita. La bicicletta è diventata molto secondaria. Non volevo assolutamente sentirne parlare. Ero disgustato. Mi ci è voluto un po’ per tornare in sella a una bici“.
Prosegue nella sua intervista ad AFP: “Sto migliorando poco a poco. È strano pedalare in gruppo, spero di trovare velocemente gli automatismi. Le gare arriveranno presto. Riprendo la prossima settimana al Challenge Mallorca. Spero che tutto vada bene. Ma c’è ancora un po’ di apprensione“.
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