Recentemente, l’iniziativa From Maiella to Sahara di Latifa Benharara ha ripreso slancio dopo una pausa forzata dovuta alla DANA che ha colpito il sud della Spagna. Il 6 novembre, un viaggio in treno da Tarragona a Madrid ha segnato un nuovo inizio. Durante il tragitto, Latifa ha affrontato alcune difficoltà, come trovare un capotreno disposto a farla salire con la sua bici. Tuttavia, dopo due ore e mezza di trasferimento, ha avuto l’opportunità di riflettere su come la psiche umana possa reagire a situazioni impreviste.
Training Camp Spagna Costa Blanca
dal 15 al 22 Febbraio
Un'esperienza imperdibile per gli appassionati di ciclismo
Scopri di più
In questo contesto, è emersa una metafora significativa: «Se siamo come la ruota ben fissata di una bici, possiamo girare velocemente ma rimanere centrati». Questa riflessione ha accompagnato Latifa mentre entrava a Madrid. Una volta giunta nella capitale spagnola, ha scelto di pernottare in un ostello, condividendo la stanza con altre cinque donne. Le diverse storie di vita delle sue compagne di stanza hanno arricchito la sua esperienza di viaggio.
Riprendendo la pedalata, Latifa ha attraversato paesaggi variopinti, con strade di colori diversi e una natura rigogliosa. Ha notato una cultura ciclistica molto più sviluppata rispetto a quella italiana. Questo rispetto per i ciclisti ha reso la Spagna meta di ritiri per molte squadre professionistiche. Ha anche ricevuto l’ospitalità di Lucio Dominguez, massaggiatore della UAE, e ha condiviso un pranzo domenicale con una famiglia di Puertollano.
Il suo percorso l’ha portata a seguire in parte il sentiero di Don Chisciotte, transitando dalla Castiglia all’Andalusia. Non sono mancati momenti di difficoltà, come un soggiorno di due giorni nel convento di Santa Clara a Palma del Rio, in attesa che passasse un’altra pioggia. Durante questo tempo, ha affrontato anche sessioni di “ciclocross” nei pantani di Peñaflor.
Latifa ha vissuto momenti di scoraggiamento, ma ha trovato la forza nei valori sociali legati alla sua iniziativa. Ha intrapreso un viaggio non solo fisico, ma anche culturale e introspettivo. Ha avuto l’opportunità di incontrare Bilal, un migrante marocchino che ha raggiunto la Spagna nuotando a soli 15 anni. Questo incontro ha rappresentato un contrasto significativo rispetto al suo viaggio, culminato ad Algeciras.
Latifa ha finalmente attraversato le colonne d’Ercole, sbarcando nel suo Marocco. È stata accolta da Mohammed Maatougui, che le farà da guida nel tratto finale del suo viaggio. Attualmente si trova a casa di Mohammed a Ksar El Kebir, pronta a proseguire. Prima di ripartire, ha programmato una mattinata di relax in hammam e un pranzo a base di cous-cous.
Il crowdfunding per la costruzione di Casa Myriam continua attivamente, con l’obiettivo di sostenere una delle zone più povere del Marocco. Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il link dedicato. Questo progetto rappresenta un’importante opportunità per migliorare la vita delle persone in difficoltà, unendo il viaggio di Latifa a una causa benefica significativa.
Cerchi una destinazione
per le tue vacanze in bici?
Trento: La Destinazione Perfetta per i Cicloturisti Italiani e StranieriA cura della redazione di Inbici News24
Copyright © Riproduzione Riservata Inbici Media Group