Il Col du VAM incorona Christophe Laporte come nuovo Campione d’Europa nel ciclismo su strada. Con un’azione perfetta il transalpino si prende la maglia blu-stellata davanti al compagno in Jumbo-Visma Wout van Aert, ancora una volta costretto ad accontentarsi di un amaro secondo posto. Il podio è completato da Olav Kooij,altro uomo Jumbo.
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Come previsto la prima parte della corsa scorre ad altissima velocità ma con un andamento piuttosto lineare. In fuga ci vanno cinque uomini: Joshua Tarling (Regno Unito), Stefan Bissegger (Svizzera), Rory Townsend (Irlanda), Mathias Vacek (Repubblica Ceca) e Norman Vahtra (Estonia).
Dopo 80 km di corsa una caduta in gruppo vede coinvolti Filippo Ganna, Andrea Pasqualon e Matteo Sobrero, oltre al neerlandese Bauke Mollema, costretto al ritiro. Una volta entrati nel circuito del Col du VAM la corsa si infiamma e la fuga inizia a perdere pezzi: si rialza prima Vahtra, poi Tarling e poi anche Townsend.
Il ricongiungimento definitivo arriva quando mancano tre giri al termine e dopo una serie di attacchi assorbiti dal gruppo. La corsa si spezza definitivamente all’ingresso della penultima tornata quando, in concomitanza con un attacco di Christophe Laporte, il tedesco Kim Heiduk cade, portando con sè diversi corridori nelle prime posizioni del gruppo, tra cui ancora Filippo Ganna.
Approfittano di questa situazione i corridori più attesi e più quotati, che riescono ad evadere. Si forma un gruppetto di 10 corridori che conta al suo interno Wout van Aert ed Arnaud de Lie per il Belgio, Mads Pedersen ed Andreas Kron per la Danimarca, Mike Teunissen ed Olav Kooij per i Paesi Bassi, Christophe Laporte e Sandy Dujardin per la Francia, Rasmus Tiller per la Norvegia e John Degenkolb per la Germania.
Il primo ad attaccare è ancora Christophe Laporte che prova ad andare da solo negli ultimi 12 km. Da dietro ci mettono qualche minuto ad organizzare l’inseguimento, lasciando poi il peso sulle spalle di Kron, Teunissen e De Lie. Il francese riesce ad arrivare all’ultimo strappo con 10” di vantaggio ma alle sue spalle parte l’accelerazione furiosa di De Lie con alla sua ruota Van Aert e Kooij.
Sul pavé gli inseguitori guadagnano terreno fino ad arrivare al durissimo sprint finale. De Lie lancia Van Aert che riesce solo ad accodarsi ad un fenomenale Laporte. Il francese resiste e può tagliare il traguardo esultando, ricevendo i complimenti dei suoi compagni di club. Quarta piazza per De Lie, quinto Mike Teunissen. Il migliore degli azzurri, costretti sempre ad inseguire dopo le cadute, sarà Matteo Trentin, quattordicesimo.
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