Mischa Bredewold si prende il più grande successo della sua ancor giovane carriera. La ventitreenne del Team SD Worx si porta a casa il campionato europeo di ciclismo corso in casa sua, in Olanda, grazie ad una bellissima azione negli ultimi 10 chilometri, quella buona dopo numerosi tentativi in giornata, arrivando da sola al traguardo ed anticipando il gruppetto delle migliori di 3”, regolato dalla connazionale Lorena Wiebes, argento sulla belga Lotte Kopecki. Quinta invece Silvia Persico alle spalle della britannica Georgi Pfeiffer; un po’ di rammarico per l’azzurra, che paga anche una caduta nell’ultimo giro.
La gara inizia subito con un colpo di scena: il gruppo sbaglia strada nel raggiungere il chilometro zero a causa della giuria. Una situazione che si risolve almeno in fretta, ritardando solo di qualche minuto l’inizio. L’Italia decide di marcare inizialmente ogni possibile scatto, la prima a provarci davvero è la svedese Emilia Fahin che tocca i 30” di margine prima di essere ripresa poco prima dei -70 dal traguardo.
Riprendono gli scatti in gruppo, con l’Olanda che ci prova a più riprese con Riejanne Markus e Mischa Bredewold, che vengono sempre tamponate dall’Italia. Nella seconda discesa dal VAMberg, si crea un gruppetto con Elise Chabbey (Svizzera), Jelena Eric (Serbia) e la nostra Soraya Paladin, che diventa il tentativo più significativo di giornata. Dietro gli attacchi vengono ripresi, le tre toccano 45” di vantaggio ma il gruppo ricuce ai -30.
Negli ultimi due giri continuano le sfide a suon di scatti tra Italia e Olanda, non c’è una vera e propria affinità tra le ragazze nel gruppo. Al termine del penultimo giro si forma un gruppetto che pare quello buono con Marlene Reusser, Pfeiffer Georgi ed Elisa Balsamo che viene annullata. L‘azzurra ha un gran passo, ma scivola in curva, perdendo forse il momento buono. Ed arriva l’ennesimo tentativo di Bredewold ai -10 dal traguardo, che sembra avviarsi verso il successo guadagnando anche 25” sfruttando il mancato accordo dietro. Ma un attacco di Marlene Reusser e Demi Vollering scombina le carte prima dell’ultima salita, rendendo l’ultima ascesa mozzafiato. Ma Bredewold resiste, potendo esultare avanti alla sua gente e battendo la connazionale Wiebes, che regola Kopecki nella volatina finale.
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