Fisico asciutto, “tirato” quasi fosse un atleta, viso brunito dal tiepido – ma imperterrito – sole di una vendemmia che ha appena terminato: Francesco Moser non smette mai di stupirci.
Gli anni per lui sembrano quasi non passare, o meglio passare meno rispetto ad altri. «Dopo i trentacinque anni il fisico ha un inevitabile calo fisiologico, che in bicicletta è di almeno un punto e mezzo percentuale all’anno»: ci dice in un pomeriggio di fine novembre a Reggio Emilia, ospite della Beltrami TSA, noto distributore di marchi premium della bike-industry. Non si direbbe che per te sia così, Francesco. Complimenti!
Aggiunge il trentino, che lui si allena – o meglio “esce in bici” – poco: due, massimo tre volte a settimana. «Ma – ci tiene a sottolineare Moser, che il suo nome oggi lo mette sulle e-bike prodotte dalla Fantic – ormai non posso fare altro che andare con la bici elettrica. E credo che tutti quelli che vanno in bici ed hanno superato i 65 farebbero bene ad andare con la bici a pedalata assistita. Non è vero che far fatica fa bene, fa bene quando sei giovane, ma quando arrivi a una certa età il fisico è meglio rispettarlo».
Nella intervista raccolta da Gianluca Giardini, Moser ci parla anche del passato, della nascita del movimento amatoriale, dell’industria di oggi e di quella di ieri e dell’ultimo libro “Francesco Moser. Un uomo, una bicicletta (Azzurra Pubblishing, 2022)“, in cui Bebbe Conti racconta la straordinaria storia di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia sportiva del nostro Paese.
A cura di Maurizio Coccia – Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata
Io ho 72 anni, da oltre 50 vado in bici, pensare alla bici elettrica fino a qualche mese fa era come tradire il mio sport preferito…poi ne ho acquistata una, e devo dire che mi sta dando molte soddisfazioni e molto divertimento
Gentile Sig. Stefano, il suo commento non era stato tolto ,semplicemente non era stato ancora inserito dal sistema.
Saluti
Redazione InBici
Francesco Moser credo sia del 1951 come me. Io non sono mai stato, certo, un grande campione come lui ma vado in bicicletta da 50 anni e quest’anno chiuderò con 8.000 km.
Quando i più giovani mi sfilano via non ho più il complesso di aver ” perso le ruote ” ma tuttora riesco a tenere medie dignitose. Vorrei dire a Moser che piuttosto che passare all’e-bike appenderei la mia DeRosa Titanio del 1999 e la mia Giant Tcr del 2021 al chiodo.
Ho 73 anni e fin che posso vado con le mie possibilità senza esagerare, ho la ciclabile vicino casa sono di Imperia e vado fino a Ventimiglia tutto in pianura , come dice Moser tre volte a settimana, da notare che sono con protesi anche e protesi ginocchia a 71 anni ho fatto record dell’ora 30 ,586 con protesi anche ,adesso mi alleno per ripeterlo anche con protesi ginocchia ,ogni tanto in compagnia di Perletto.
Lei Moser parla così xché deve vendere le sue bici elettriche.
Le bici elettriche sono x le persone che hanno deficit fisici, sono un surrogato delle bici tradizionali che appartengono al mondo sportivo.
PRIMA LE AUTO, ORA LE BICI …..ELETTRICHE…. SOLO CHE LA ENERGIA ELETTRICA COSTA GIÀ AMENO IL TRIPLO RISPETTO A PRIMA DELLA GUERRA… LA TRUFFA CONTINUA….