Il percorso per poter fare differenze c’era, le forze in campo però sono quel che sono. Arriva per l’ennesima volta la fuga al Giro d’Italia 2022: nella diciannovesima frazione da Marano Lagunare al Santuario di Castelmonte si impone l’olandese Koen Bouwman, che trova il colpo doppio, ufficializzando anche la Maglia Azzurra di miglior scalatore. È mancata invece la sfida tra i migliori: tra domani e dopodomani si deciderà la Corsa Rosa.
Non c’è stata gran lotta per la fuga: ad approfittare del primo tratto completamente pianeggiante sono state soprattutto i passisti puri, con gli scalatori che hanno fatto fatica ad andar via. All’attacco in dodici: Andrea Vendrame (AG2R Citroën), Tobias Bayer (Aplecin-Fenix), Magnus Cort (EF Education-EasyPost), Clement Davy, Attila Valter (Groupama-FDJ), Koen Bouwman, Edoardo Affini (Jumbo-Visma), Mauro Schmid, Davide Ballerini (QuickStep-AlphaVinyl), Edward Theuns (Trek-Segafredo), Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) ed Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF-Faizanè).
Il gruppo dei migliori non si è interessato degli attaccanti ed ha lasciato oltre 10′ di margine, con la Ineos Grenadiers a tirare. Successivamente si è portata davanti la Bora-hansgrohe, senza però riuscire a recuperare tanto del gap lasciato. Nel frattempo davanti, sul GPM di Kolovrat, posto dopo lo sconfinamento in Slovenia, si è spezzato il drappello, con rimasti a guidare la corsa Attila Valter (Groupama-FDJ), Koen Bouwman, (Jumbo-Visma), Mauro Schmid (QuickStep-AlphaVinyl) e Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF-Faizanè), raggiunti in discesa da Andrea Vendrame (AG2R Citroen).
Un finale incertissimo quello per il successo di tappa: non c’è stata battaglia in salita e dunque il tutto si è risolto in una volata ristretta. A lanciarla la Maglia Azzurra di Bouwman che ha sfruttato al meglio la curva finale per andare a trionfare, nel frattempo spalla a spalla tra Schmid (poi secondo) e Vendrame, con l’italiano andato dritto e solamente quinto. Terza piazza per Tonelli, quarta per Valter.
Nel gruppo dei migliori ennesima scena vista e rivista, con un paio di attacchi senza riuscire a creare distacchi tra i big. A pari tempo Richard Carapaz (Ineos Grenadiers), Jai Hindley (Bora-hansgrohe) e Mikel Landa (Bahrain-Victorious). Senza patemi anche Vincenzo Nibali, staccato solamente di qualche secondo.
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