Remco Evenepoel è stato sonoramente bacchettato dall’UCI. Il fuoriclasse belga, grande favorito per la vittoria finale al Giro d’Italia 2023, è stato redarguito pubblicamente dall’Unione Ciclistica Internazionale per un episodio accaduto al termine della settima tappa, quella conclusa ieri pomeriggio in cima a Campo Imperatore (sul Gran Sasso d’Italia). Il capitano della Soudal-QuickStep, infatti, ha usato l’elicottero per lasciare la località abruzzese, in modo da ridurre il tempo necessario per tornare in hotel e riposare in vista di un weekend di fuoco che propone l’ottava frazione sui muri marchigiani e la seconda cronometro individuale in provincia di Forlì-Cesena.
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Il servizio non era vietato ed è stato pagato dalla formazione, ma la scelta di adottare questo mezzo ha suscitato la reazione dell’UCI, che questa mattina si è espressa attraverso un comunicato ufficiale: “Questo fatto costituisce un vantaggio che va contro i principi di fair play e le disposizioni regolamentari per garantire la parità di trattamento per il trasferimento delle squadre ai loro alberghi. Inoltre, l’uso di un elicottero da parte di alcuni corridori per questo scopo va contro il principio della riduzione dell’impronta di carbonio, come indicato nelle specifiche degli organizzatori dell’Uci WorldTour. L’Uci adotterà le misure e le sanzioni necessarie per garantire che tale pratica non si verifichi in futuro. L’Uci condanna fermamente questo comportamento che va contro i principi di fair play ed equità, valori fondamentali dello sport“.
Va precisato che il comunicato non cita alcun ciclista. Secondo il quotidiano Het Niuewsblad hanno usufruito di questo passaggio tre squadre: Soudal-QuickStep, Bora-hansgrohe e Bahrain Victorious, accorciando così il tragitto di ben due ore (da due ore e mezza di trasferimento su gomma a mezzora di elicottero).
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