Il ciclismo femminile presenta dinamiche uniche, dove le tattiche possono risultare difficili da comprendere. La complessità delle situazioni spesso crea scenari caotici e imprevedibili. In questo contesto, Tom Boonen e Patrick Lefevere hanno notato che le tattiche individuali all’interno delle squadre femminili sono più frequenti rispetto a quelle maschili. Questa situazione può generare confusione e incomprensione tra gli spettatori.
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Secondo Lefevere, “gli interessi di squadra giocano un ruolo minore con le donne rispetto agli uomini”. La sua osservazione si riferisce a eventi come i Mondiali o le Olimpiadi, dove le comunicazioni radio sono assenti. In tali eventi, le cicliste spesso non hanno idea di cosa stia accadendo intorno a loro. Sebbene alcuni sostengano che l’assenza di radio renda le gare più emozionanti, la maggior parte degli esperti ritiene che possa portare a decisioni illogiche durante le competizioni.
Un esempio recente è stato fornito dalle tattiche della squadra olandese ai Mondiali femminili, dove Demi Vollering ha attaccato ripetutamente il gruppo di testa. Questo ha comportato l’abbandono della sua compagna di squadra Marianne Vos, che aveva la possibilità di conquistare il titolo mondiale come forte sprinter. Nonostante le aspettative, nessuna delle due cicliste è riuscita a salire sul podio.
La situazione è stata simile anche al Tour de France Femmes, dove Vollering ha perso il titolo per soli 4 secondi. In una delle tappe collinari, ha subito una caduta che le ha fatto perdere tempo prezioso. La sua compagna di squadra, Blanka Kata Vas, ha vinto quella tappa, ma Lorena Wiebes ha concluso tra le prime posizioni, senza però aiutare Vollering. Questo avrebbe potuto fare una grande differenza su terreni pianeggianti.
“Le gare femminili sono a volte bizzarre da osservare”, confessa Boonen. “Faccio attenzione, perché sono spesso gare molto impegnative. Ma, in termini di tattiche di corsa, l’80% delle volte non capisco cosa stia succedendo”. Anche se Vollering ha difeso Wiebes durante le critiche, non è chiaro chi abbia preso la decisione di mantenere le cicliste nel gruppo mentre la maglia gialla era in solitaria.
La differenza di livello tra le cicliste di vertice e quelle di categoria inferiore rimane significativa. Questo aspetto contribuisce alla complessità delle gare e alla difficoltà di comprendere le strategie adottate.
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Alla Scoperta del Monferrato in BiciclettaA cura della redazione di Inbici News24
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