Mathieu van der Poel e l’impatto sul ciclocross moderno

Come accennato in precedenza da cyclingweekly.com, Mathieu van der Poel ha fatto il suo ritorno nel mondo del ciclocross, vincendo immediatamente due gare. Questo solleva interrogativi su come la sua presenza possa influenzare il panorama di questa disciplina. La sua vittoria al Zonhoven World Cup ha sorpreso molti, dato che ha dichiarato di aver corso mantenendosi in zona due, riservandosi per allenamenti più intensi.

Dopo la sua prima gara di ciclocross della stagione, Van der Poel ha affermato di aver preferito non sforzarsi e di aver corso in modo conservativo. Questo approccio ha portato a una vittoria schiacciante, superando gli avversari di oltre un minuto. Ha poi replicato il successo a Mol nel Superprestige il giorno successivo. La sua presenza ha rivitalizzato una stagione di ciclocross che stava perdendo interesse tra i fan meno appassionati, ma a quale prezzo?

Il Zonhoven World Cup rappresentava la quinta tappa della serie di coppa del mondo UCI, composta da undici gare tra novembre e gennaio. Tuttavia, Van der Poel ha partecipato solo a questa gara, limitando la sua presenza a sole nove competizioni in totale, il numero più basso mai registrato in una stagione non influenzata da infortuni. Anche il suo grande rivale, Wout van Aert, ha dovuto ridurre le sue partecipazioni a causa di malattie.

Con l’assenza di questi due grandi nomi, altri ciclisti come Eli Iserbyt e Niels Vandeputte hanno avuto l’opportunità di emergere e vincere. Tuttavia, quando Van der Poel e Van Aert sono presenti, la loro superiorità è evidente. Tom Pidcock, pur essendo un campione mondiale, sembra non poter competere a quel livello. La loro mancanza di partecipazione è probabilmente dovuta ai loro programmi di gare su strada, che rimangono le loro priorità principali.

Il padre di Van der Poel, Adrie, ha confermato che la loro preparazione su strada influisce notevolmente sulle loro prestazioni nel ciclocross, permettendo loro di competere a un livello superiore. Questo crea un divario crescente tra i migliori e gli altri ciclisti, sollevando interrogativi sulla salute futura del ciclocross. Mentre la presenza di Van der Poel attira l’attenzione, è fondamentale che la disciplina trovi modi per attrarre anche altri atleti di talento.

A cura della redazione di Inbici News24
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