Come evidenziato da idlprocycling.com, con le straordinarie prestazioni di ciclisti come Tadej Pogacar, Remco Evenepoel e Jonas Vingegaard, il ciclismo sta vivendo una generazione d’oro. Tuttavia, questi risultati eccezionali hanno sollevato dubbi tra alcuni appassionati, riportando alla mente i periodi bui del doping nel passato. Nonostante ciò, l’ex ciclista danese Michael Mørkøv, recentemente ritirato, non condivide questo scetticismo.
Dal 15 al 22 Febbraio 2025 in Costa Blanca
Pedala con Moser, Bugno, Chiappucci e Mosole
Scopri di più
Durante un’intervista al podcast Café Eddy, condotto dall’ex corridore Brian Holm, Mørkøv ha discusso la sua esperienza diretta nel peloton. “È vero che Pogacar, Evenepoel e Vingegaard ottengono risultati incredibili,” ha dichiarato. “Ma ho corso con loro, e sono più leggeri e forti di me. Non penso che ci sia nulla di innaturale. Tuttavia, queste prestazioni spettacolari ricordano i segreti oscuri del passato.”
In Francia, il dominio di ciclisti come Pogacar e Vingegaard ha suscitato reazioni critiche. Il manager della squadra TotalEnergies, Jean-René Berneaudeau, ha espresso preoccupazioni sull’attrattiva e la credibilità del ciclismo. Un’indagine di Radio France ha evidenziato che Vingegaard era relativamente sconosciuto tra i junior, mentre il direttore del Tour de France, Christian Prudhomme, ha definito “non irragionevoli” i sospetti di doping su Pogacar.
Pogacar ha risposto sottolineando come il ciclismo abbia affrontato un passato in cui si faceva di tutto per migliorare le prestazioni, senza considerare la salute degli atleti. Anche Mørkøv ha ribadito che il doping organizzato appartiene al passato: “Non riesco nemmeno a immaginare, nemmeno nei miei sogni più oscuri, che ci sia doping organizzato ai massimi livelli del ciclismo professionistico oggi.”
Cerchi una destinazione
per le tue vacanze in bici?
Cicloturismo sul Monte Bondone: Guida Completa per CicloturistiA cura della redazione di Inbici News24
Copyright © Riproduzione Riservata Inbici Media Group