Lizzy Banks ha annunciato il termine della sua carriera nel ciclismo professionistico dopo un difficile periodo di dieci mesi. Nonostante non abbia ricevuto sanzioni per un test antidoping positivo, questo non le è stato attribuito per colpa o negligenza.
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Rappresentando la Gran Bretagna ai Campionati del Mondo e facendo parte del team WorldTour EF Education-Tibco-SVB, Banks ha ricevuto la notifica del risultato positivo lo scorso luglio. Nel suo blog, descrive come questa prova le sia costata circa £40,000.
L’UK Anti-Doping (Ukad) ha recentemente stabilito che Banks non è colpevole per le tracce di clortalidone e formoterolo trovate. Banks ha definito questa decisione un “caso storico”, essendo la prima volta che Ukad emette un verdetto di “nessuna colpa o negligenza” senza che l’atleta identifichi la fonte della contaminazione.
Nonostante la revoca della sua sospensione, Banks, che aveva studiato medicina prima di diventare ciclista professionista, ha deciso di non ritornare allo sport. Ha spiegato che il caso le ha lasciato profonde cicatrici psicologiche e finanziarie, avendo speso tutti i risparmi di famiglia.
Prima della sua completa assoluzione, Ukad e gli avvocati le avevano ripetutamente indicato una possibile sospensione di due anni. Banks sottolinea l’assurdità di questa situazione, dato che nessuno credeva nell’assunzione intenzionale di clortalidone.
La conclusione di Ukad, che riconosce la sua completa innocenza senza identificare l’esatta fonte della contaminazione, segna un precedente importante. Banks aveva già preso la decisione di concludere la sua carriera ciclistica prima del verdetto finale.
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