Enric Mas ha recuperato 56 secondi al leader, Ben O’Connor, ma non è stato un giorno positivo per il ciclista balearico. Infatti, Roglic, secondo classificato, lo ha superato di quasi un minuto, con un distacco di 58 secondi. In breve, Enric Mas si trova attualmente al terzo posto nella classifica generale, a 3:01 da Ben e a 1:40 dall’esloveno, triplo campione della Vuelta, che ha dato un piccolo colpo alla classifica, lasciando ancora molta corsa davanti.
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Le grandi sensazioni che Mas aveva dimostrato fino a quel momento sono state un po’ affievolite, ma il corridore ha cercato di minimizzare la situazione: “Spero che sia stato solo un giorno no. Le sensazioni non erano buone fin dall’inizio della salita. Mi sono sentito vuoto e per questo non sono riuscito a dare il cambio a Primoz (che è partito in solitaria mentre scalavamo insieme). Fino a quel giorno mi sentivo bene, e forse ho esagerato seguendo Roglic.”
La mattinata era iniziata con ottimismo a Lugo da parte del Movistar, con il consueto supporto del pubblico nazionale accanto al loro autobus, e la fiducia di un Enric che di solito rende bene nella corsa di casa. Una fiducia che il leader del Movistar spera di recuperare presto, desiderando che quanto vissuto ad Ancares rimanga solo un episodio isolato: “L’obiettivo rimane vincere la Vuelta.”
Un altro spagnolo, Mikel Landa, ha mostrato un miglioramento durante l’ascensione, supportato da un Asgreen che proveniva dalla fuga e che è stato fondamentale per il corridore del Soudal. “Avere qualcuno che ti obbligasse a dare quel qualcosa in più è stato fondamentale, perché andavo davvero al limite,” ha spiegato il vitoriano, notando che, dopo quanto accaduto ad Ancares, ha un nome in mente. “Roglic lo vedo un po’ sopra… ma c’è ancora molta Vuelta,” ha aggiunto il basco, che si trova al quinto posto, a 3:20 da O’Connor.
Per quanto riguarda l’altro spagnolo nelle posizioni di testa, Carlos Rodríguez ha mostrato una versione migliore durante l’ascensione rispetto ai giorni precedenti, come ha dichiarato: “Sapevamo che era una salita molto dura da gestire. La Bora ha imposto un ritmo molto alto sin dall’inizio, che per me sembrava insostenibile. Sono riuscito a mantenere la stessa potenza e intensità dall’inizio e credo di aver fatto bene. Ho perso tempo con Roglic e Landa, ma sono contento.” L’andaluso è attualmente al sesto posto, a 4:12 dal leader.
Un altro spagnolo presente ad Ancares è stato Pablo Torres, una delle sensazioni del momento, secondo al recente Tour del Porvenir e vincitore di due tappe, che ha assistito alle tappe di Manzaneda e Ancares come un semplice tifoso.
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Arabba: La Perla delle Dolomiti per il CicloturismoA cura della redazione di Inbici News24
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