Lo stop forzato a causa della decisione presa dall’UCI in chiave GazProm Rusvelo continua ad essere una delle notizie più rilevanti in chiave ciclismo su strada. Ad esserne colpiti di più sono i corridori che ancora sono tesserati con la compagine russa, uno tra questi Giovanni Carboni, che oggi si è portato a casa, con la maglia della Nazionale italiana, il successo nella terza tappa dell’Adriatica Ionica Race.
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Le parole dell’azzurro ai microfoni della Federciclismo: “Una vittoria di liberazione e di rabbia. Sicuramente un’enorme soddisfazione dopo uno dei periodi più brutti che un atleta possa vivere. Ci ho provato tutto il giorno ad andare in fuga e poi sono riuscito ad anticipare i più forti. Dopo 2 mesi di inattività un grande risultato. E’ la mia prima vittoria da professionista”.
Il commento di Mario Scirea, che guidava l’ammiraglia oggi: “Carboni è stato molto bravo e dimostra ancora una volta che questi ragazzi meritano di continuare a correre. Continuano ad allenarsi con serietà. Mi piace sottolineare che per lui e Scaroni, quella ottenuta in azzurro, è la prima vittoria da professionista, segno che la nazionale ha saputo dare loro quella spinta necessaria per essere competitivi. Certo è che per andare all’arrivo ci volevano ottime gambe”.
Prosegue: “Oggi non è stato facile andare in fuga, nei primi chilometri, vista l’altissima velocità tenuta dal gruppo. Carboni, Pesenti e Scaroni erano i nostri uomini per l’eventuale fuga”.
Sulla quarta e quinta tappa: “Domani sarà una frazione impegnativa con la doppia salita al Monte Conero. Il giorno seguente invece una frazione più morbida dove lavoreremo ancora per Malucelli”.
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