Nemmeno il tempo di archiviare il Giro d’Italia 2022 che il ciclismo continua ad essere protagonista per lo Stivale. Da sabato 4 giugno prenderà il via la quarta edizione della Adriatica Ionica Race, organizzata dal campione del mondo 1986 Moreno Argentin. Come da tradizione, la corsa prevederà tappe per tutti i gusti.
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Si parte in maniera abbastanza comoda con la Tarvisio-Monfalcone, di 189,4 chilometri: primi 120 chilometri in costante discesa a parte un paio di dentelli, poi qualche salitella tra cui l’unica segnalata è quella di San Michele del Carso a poco meno di 40 chilometri dal traguardo. Non dovrebbero esserci difficoltà per le ruote veloci che saranno in gruppo.
Di diverso tenore è la Castelfranco Veneto-Cima Grappa, che impegnerà davvero le caratteristiche degli scalatori. Si sale per gli ultimi 26 chilometri e mezzo, con una media del 6% ma con i primi chilometri più duri, toccando l’8%. L’ascesa non è impossibile, ma è molto lunga e si farà sentire: le differenze tra chi vorrà vincere la classifica generale si faranno qui.
Terza e quarta tappa più vicine a delle piccole classiche: la Ferrara-Brisighella (frazione più breve dell’Adriatica Ionica, con i suoi 137,2 km) prevede sei piccole salitelle negli ultimi 70 chilometri, di cui l’ultima a meno di 10 chilometri dal traguardo, mentre nella Fano-Riviera del Conero i saliscendi iniziano già dai -120 dal traguardo, con la doppia scalata del Poggio (ultima ai -7) prima dell’arrivo in discesa.
In chiusura, la Castelraimondo-Ascoli Piceno di 151,1 chilometri: altro percorso parecchio vallonato, con la fase centrale in costante salita fino ai -45 dal traguardo ed il GPM di Sarnano piazzato dopo la metà della frazione. Poi si scende e si entra ad Ascoli Piceno, nel circuito finale che incoronerà il vincitore della Adriatica Ionica Race 2022.
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