Paura di perdere o eccessiva voglia di vincere? Difficile dare questa risposta, l’unica certezza è che Julian Alaphilippe ripenserà a lungo al finale della Liegi-Bastogne-Liegi 2020. Voleva il successo in maglia iridata, ha gestito la corsa al meglio per poi dilapidare tutto negli ultimi 200 metri. E’ la sintesi di una giornata folle per il capitano della Deceuninck – QuickStep che ha visto sfumare il successo alla Doyenne.
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Il copione doveva essere quello di Imola: scatto sulla salita più dura, assolo finale e arrivo in trionfo. Una falla nel piano: Marc Hirschi. Lo svizzero ha seguito la rasoiata del francese sulla Roche-aux-Faucons e da quel momento la sua corsa è cambiata.
Qualche sbandata, un paio di sbracciate contro i compagni di fuga e, infine, la disastrosa volata con il cambio di direzione che ha tagliato fuori proprio Hirschi e Pogaçar (e gli è costato il podio a causa del declassamento) e l’esultanza anticipata con Rogliç che lo ha infilato al fotofinish mentre lui festeggiava.
La sintesi di una giornata storta per un ragazzo che al traguardo non ha esitato a fare mea culpa. “Ero fiducioso nel finale. Sono partito ai 200 metri, ma ho commesso quell’errore. Mi prendo tutte le responsabilità. Mi dispiace che la mia sbandata abbia creato problemi ad altri corridori, voglio chiedere scusa, ma voglio dire che non l’ho fatto di proposito. Accetto la decisione della giuria e ora guardo alle prossime corse”.