Lo scalatore portoghese della W52 – FC Porto riesce nella rimonta su Ethan Hayter e vince il Giro dell’Algarve. Il britannico della Ineos-Grenadiers, nonostante i segni della caduta occorsogli ieri nella cronometro di Lagoa, è battagliero ma non basta a fargli mantenere la Maglia Gialla per soli 9” nei confronti del corridore lusitano. L’ultima tappa va al francese della Arkea-Samsic Elie Gesbert sullo stesso Rodrigues e Joni Brandao.
La quarta tappa, una cronometro individuale di Lagoa, aveva rivoluzionato la classifica generale avvicinando tutti i principali avversari di Ethan Hayter anche a causa della caduta in cui è rimasto coinvolto il corridore inglese. Oggi dunque è risultata fondamentale l’ascesa dell’Alto do Malhao, 2.7 km al 9% e una massima del 13%, sul tracciato di 170 km partito da Albufeira.
Dodici corridori hanno fatto parte della fuga, tra cui la maglia verde di Sam Bennett, già vincitore di due tappe, ed il tedesco Pascal Ackermann. Il gruppo è rimasto in controllo fino allo strappo di Alte, a 15 km dal traguardo: qui è scattato mauro Finetto dalla fuga e poi successivamente si è messo in testa il danese Kasper Asgreen per cercare di puntare alla vittoria della classifica generale, trovandosi in terza posizione. La situazione non cambia e tutto si dovrà decidere sulla salita finale. La W52-FC Porto fa il forcing decisivo, con Amaro Antunes che scorta il capitano Joao Rodrigues fino all’ultimo chilometro, con Gesbert a ruota. Negli ultimi 500 metri restano davanti in due a disputarsi la volata, vinta dallo scalatore francese: per Rodrigues, c’è comunque il trionfo nella generale per 9” su Hayter e 28” su Asgreen, e nell’albo d’oro succede a grandi corridori del calibro di Remco Evenepoel, vincitore un anno fa della corsa portoghese. Il sapore di questa impresa è reso speciale dal fatto che Joao Rodrigues è il primo corridore dell’Algarve a vincere la corsa di casa: è originario infatti di Tavira, città che ha ospitato l’arrivo della terza tappa di questa edizione.
a cura di Andrea Giorgini ©Riproduzione Riservata-Copyright© InBici Magazine