Il Giro delle Fiandre è sicuramente uno degli eventi più attesi del mondo ciclistico. Il fascino di questa classica monumento è rimasto intatto nelle sue 103 edizioni fin qui disputate. A rendere unica la Ronde van Vlaanderen non sono solo i muri ed i settori di pavé, ma anche i tifosi che con il loro tifo accompagnano tutti i corridori fin dalla partenza fino al traguardo.
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E proprio questo legame fra i tifosi ed il Fiandre sono raccontati nel terzo libro scritto dal Direttore Responsabile di InBici Carlo Gugliotta dal titolo “Giro delle Fiandre, la classica dei tifosi“, con la prefazione di Riccardo Magrini, voce di Eurosport.
Un libro che le varie vittorie italiane a partire dalla prima di Fiorenzo Magni nel 1949 a quelle dell’anno scorso quando Alberto Bettiol vinse la prova maschile e Marta Bastianelli quella femminile. E proprio la doppia vittoria della stagione scorsa sono state le ciliegine sulla torta per dar vita ad un libro che l’autore pensava già da diverso tempo.
Un libro che ripercorre non solo la cronaca delle tredici vittorie azzurre nella corsa, ma racconta le emozioni vissute in prima persona dei vincitori. Ad emergere è un filo conduttore che guida i vari capitoli ossia che il Fiandre possa essere rinominata come La Classica dei Tifosi. Sono infatti 800.000 i tifosi che si riversano sulle strade della Ronde ogni anno secondo quanto riporta Sporza. Ed il calore dei tifosi non si limita solo ad un aspetto numerico, ma anche di passione visto che ci sono persone veramente innamorate della corsa come il caso di un tifoso che si accampò sette giorni prima sul percorso pur di poter assistere nel migliore dei modi al passaggio dei corridori. Tifo che non si limita solo ai corridori belgi, ma ad ogni corridore in gara tanto che ogni volta che un corridore italiano ha vinto è sempre stato applaudito dai tifosi. Menzione particolare merita Fiorenzo Magni, secondo corridore non belga a vincere la corsa, che ancora oggi è nella storia sia della corsa che degli appassionati con le sue tre vittorie consecutive.
Un fascino che colpisce in prima persona i corridori a partire dal Campione del Mondo Johan Museeuw, vincitore della corsa in tre occasioni, che ha esaltato l’importanza della corsa: “Da belga posso dire che la vittoria al Giro delle Fiandre è molto più importante della conquista della maglia gialla al Tour de France“. Musseuw e non solo visto che una ciclista molto riservata come Elisa Longo Borghini racconta nel libro un curioso retroscena legato alle emozioni provate nel 2015 quando diventò la prima italiana a vincere la corsa: “. Io sono sempre molto concentrata su me stessa e su ciò che sto facendo, quindi mi isolo un po’ e non riesco a percepire più di tanto il boato della gente. La cosa che distinguo bene, quando transito sui muri in pavé, è il profumo di salsicce e di birra. Si sente veramente tanto“.
Queste e tante altre storie sono raccontate nel libro che è già possibile acquistare a questo link. Il libro sarà presentato in diretta streaming sulla nostra pagina Facebook InBiciMagazine con un video in diretta sabato 4 aprile alle ore 18:30. Tra gli ospiti ci sarà Alessandro Ballan, vincitore della corsa nel 2007.