Sabato sera, tra gli ospiti del talk-show della prima edizione dell’Italian GravelTrophy di Gabicce Mare, oltre al Ct della Nazionale di Ciclismo Davide Cassani, ci sarà anche Marco Scarponi, fratello del compianto Michele, il ciclista jesino scomparso nel 2017 per un tragico incidente stradale.
Dal 18 al 25 Gennaio 2025 in Costa Blanca
Pedala con Riccardo Magrini, Luca Gregorio e Wladimir Belli
i commentatori del cisclimo su Eurosport Italia
Scopri di più
Marco Scarponi, con il supporto di altre realtà del mondo del ciclismo, ha creato la fondazione Michele Scarponi, una onlus che finanzia progetti che hanno come fine l’educazione al corretto comportamento stradale e ad una cultura del rispetto delle regole e dell’altro: “La Fondazione, giorno dopo giorno, sta prendendo sempre più campo – spiega Marco – e, ritenuta conclusa la prima fase di ‘testimonianza’, oggi stiamo lavorando a progetti molto più concreti, portando a sintesi tante nostre proposte”.
Al grido di “la strada è di tutti, a partire dal più fragile”, la Fondazione è un “dono” che Michele e la sua famiglia hanno voluto fare all’umanità. Per ricordare che la memoria di Michele è custodita dentro un futuro migliore: “Sul fronte della sicurezza stradale – prosegue Scarponi – siamo ormai diventati un punto di riferimento in Italia. E, come dicevo, rispetto alla prima fase, stiamo lavorando in maniera molto più concreta. Ad esempio, qui a Filottrano, dove ha sede la Fondazione, abbiamo aperto una ciclo-officina dedicata a Michele dando lavoro ad una persona con disabilità. Stiamo inoltre lottando per portare, in maniera costante e strutturata, l’educazione stradale nelle scuole in modo da formare, già nelle giovani generazioni, una coscienza del rispetto. Infine, stiamo lavorando per costruire nei prossimi anni una scuola di ciclismo dedicata a Michele per diffondere ed insegnare le regole della convivenza sulla strada”.
Nel nome di Michele, la Fondazione – che persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale – lavora ad iniziative che hanno al centro “l’utente fragile” della strada e della società, collaborando col mondo dello sport, della scuola e delle Forze dell’Ordine. Inoltre, lavora al fianco degli organi statali deputati a controllare, mettere in sicurezza ed educare alla sicurezza stradale e di tutte le organizzazioni che hanno i medesimi obiettivi. Il sogno, come spiega lo stesso Scarponi, è “creare un museo a Filottrano dedicato alla mobilità e alla sicurezza che diventi una sorta di ‘laboratorio’ per sviluppare iniziative e, soprattutto, nuovi approcci culturali”.
Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata