Successo di Michal Kwiatkowski alla Amstel Gold Race 2015. L’atleta della Etixx – QuickStep si impone in maglia iridata a Valkenburg, regolando allo sprint un drappello di venti corridori.
Piazza d’onore per Alejandro Valverde (Movistar) davanti a un generosissimo Michael Matthews (Orica GreenEDGE), grande protagonista sul Cauberg. Migliore degli italiani Enrico Gasparotto (Wanty – Groupe Gobert) che chiude ottavo dopo esser stato tra i più brillanti in salita.
Andatura sostenuta nei primi chilometri con molti tentativi di fuga. Dopo 30 chilometri riescono ad andar via Laurens De Vreese (Astana), Jan Polanc (Lampre – Merida), Timo Roosen (LottoNL-Jumbo), Linus Gerdemann (CULT Energy), Mike Terpstra (Team Roompot) e Johann Van Zyl (MTN – Qhubeka) con il gruppo che, dopo qualche timido tentativo di reazione, si rilassa concedendo un vantaggio massimo di 8’20” dopo un centinaio di chilometri.
La Movistar e la BMC sono le più propositive nel controllare la situazione e, grazie al loro lavoro, il vantaggio dei battistrada inizia a scemare fino scendere sotto al minuto a poco meno di 50 dall’arrivo. Qui si verifica un fatto che, probabilmente, farà discutere in tema di sicurezza con una vettura che, ignorando l’ordine delle staffette, è entrata nel tracciato contromano. Fortunatamente non è avvenuto nulla di grave, con gli atleti che si sono accorti in tempo della situazione, evitando l’intruso.
Sull’Eyserbosweg iniziano a muoversi le acque con Simon Clarke (Orica GreenEDGE) e David Tanner (IAM Cycling) che tentano l’allungo. I due australiani si riportano agevolmente sulla testa della corsa e, al termine della salita, sulla loro ruota resistono i soli De Vreese e Polanc. Alle spalle del quartetto al comando si registrano altri scatti con Diego Rosa (Astana), Damiano Caruso (BMC), Alex Howes (Cannondale – Garmin) e Tony Martin (Etixx – QuickStep) che si avvantaggiano, imitati poco dopo da Vincenzo Nibali (Astana) e Wilco Kelderman (LottoNL – Jumbo). Il sestetto, condotto da un generosissimo Rosa, riesce ad avvicinarsi al gruppetto al comando, guadagnando una trentina di secondi sul gruppo che vive una fase di incertezza. L’azione è molto interessante, ma la sfortuna è in agguato prima per Kelderman, protagonista di un fuori strada che gli fa perdere contatto, e poi per gli azzurri Rosa e Caruso che cadono compromettendo la loro corsa. Il resto dei contrattaccanti riesce a riportarsi su Clarke e Tanner, staccando gli stanchissimi Polanc e De Vreese, ma non c’è molta collaborazione.
Sul penutimo passaggio sul Cauberg, a 20 chilometri dall’arrivo, Nibali prova a dare un nuovo impulso all’azione mettendo in difficoltà Howes. Alle loro spalle la BMC si mette a fare sul serio alzando ulteriormente il ritmo. Lo Squalo dello Stretto, apparso molto brillante, non manifesta intenzione di mollare, proseguendo imperterrito la sua azione. Purtroppo per lui l’unico a sostenerlo è Clarke il quale, a 14 dall’arrivo, decide di andarsene da solo. L’australiano resta al comando fino al Bemelerberg, mentre gli altri attaccanti vengono ripresi. Anche la sua azione, sulla penultima salita, si esaurisce e dal gruppo prova ad uscire Jakob Fuglsang (Astana), tallonato da Greg Van Avermaet (BMC) il quale non accenna a dare un cambio al danese. I due vengono raggiunti ai meno 4 da Mirko Selvaggi (Wanty – Groupe Gobert) e Ben Hermans (BMC), ma il gruppo è lì e riprende tutti ai piedi dell’ultimo Cauberg.
Sull’ultimo strappo un brillante Hermans si posiziona in testa, seguito da Maciej Paterski (CCC Sprandi) e Tim Wellens (Lotto Soudal). La progressione del belga spiana la strada per l’allungo, ben più deciso, di Philippe Gilbert (BMC). La sparata del vallone è devastante, ma sulla sua ruota riesce a resistere Michael Matthews (Orica GreenEDGE) la cui presenza fa tentennare l’attaccante e, allo scollinamento, sulla coppia al comando rientrano anche Alejandro Valverde (Movistar), Enrico Gasparotto (Wanty – Groupe Gobert) e Michal Kwiatkowski (Etixx – QuickStep), trainati da un generosissimo Giampaolo Caruso (Katusha). Ancora una volta è l’indecisione a regnare sovrana, favorendo il recupero di altri atleti tra i quali figura Van Avermaet. Si arriva così ad una volata ristretta a venti corridori, impostata da Gilbert in favore del compagno. I due devono fare i conti con Kwiatkowski che, ben appostato, piazza l’accelerazione decisiva andando a vincere la prima corsa nelle Ardenne della carriera.
ORDINE DI ARRIVO
1 Michal KWIATKOWSKI POL EQS 25 6:31:49
2 Alejandro VALVERDE BELMONTE ESP MOV 35 +0
3 Michael MATTHEWS AUS OGE 25 +0
4 Rui Alberto FARIA DA COSTA POR LAM 29 +0
5 Greg VAN AVERMAET BEL BMC 30 +0
6 Tony GALLOPIN FRA LTS 27 +0
7 Julian ALAPHILIPPE FRA EQS 23 +0
8 Enrico GASPAROTTO ITA WGG 33 +0
9 Maciej PATERSKI POL CCC 29 +0
10 Philippe GILBERT BEL BMC 33 +0
11 Daniel MORENO FERNANDEZ ESP KAT 34 +0
12 Rinaldo NOCENTINI ITA ALM 38 +0
13 Giampaolo CARUSO ITA KAT 35 +0
14 Roman KREUZIGER CZE TCS 29 +0
15 Daniel MARTIN IRL TCG 29 +0
16 Lars Petter NORDHAUG NOR SKY 31 +0
17 Jakob FUGLSANG DEN AST 30 +0
18 Ben HERMANS BEL BMC 29 +3
19 Tim WELLENS BEL LTS 24 +18
20 Kristian SBARAGLI ITA MTN 25 +18
fonte www.cyclingpro.net
Luca Pellegrini