Un’altra edizione dell’Amstel Gold Race decisa al photofinish: ancora una volta sono i millimetri a decidere la Classica della Birra, con il trionfo dopo il fiato sospeso per il polacco Michal Kwiatkowski. Doppietta, dopo il successo del 2015, per l’ex campione del mondo che ha battuto in una volata a due il francese Benoit Cosnefroy.
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Sei corridori all’attacco nella prima ora di gara: Ide Schelling (Bora-Hansgrohe), Owain Doull (EF Education-EasyPost), Johan Jacobs (Movistar), Emils Liepens (Trek-Segafrdo), Aaron Van Poucke (Sport Vlaanderen Baloise) e Luca Rastelli (Bardiani-CSF-Faizanè). Il plotone ha lasciato un margine di circa 4′.
Successivamente, con i vari strappi da percorrere, si sono riportati davanti Victor Campenaerts (Lotto Soudal) e Nathan Van Hooydonck (Jumbo-Visma), raggiungendo i fuggitivi della prima ora. A circa 50 chilometri dal traguardo si sono accese le micce in gruppo: la Ineos Grenadiers è andata a distruggere il drappello dei migliori, formando un plotoncino con tutti i migliori, compreso Mathieu van der Poel.
Anarchia davanti e, a sfruttare la situazione, una coppia: Michal Kwiatkowski (Ineos Grenadiers) e Benoit Cosnefroy (AG2R Citroën Team). Il polacco ed il francese hanno guadagnato sui rivali e si sono andati a giocare la vittoria in uno sprint a due: emozionante la volata, ma anche l’attesa per il photofinish, con Kwiatkowski che ha potuto esultare qualche minuto dopo l’arrivo.
Terza piazza per Tiesj Benoot (Jumbo-Visma), quarto van der Poel, quinto Alexander Kamp (Trek-Segafredo). La Francia resta a secco dal 1981 in questa corsa. Italia non pervenuta, con Andrea Bagioli condizionato da una caduta a 70 km dall’arrivo e Matteo Trentin staccato quando la corsa è entrata nel vivo.
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