Il secondo posto del 2021, per pochissimi millimetri nei confronti di van Aert, non era andato tanto giù a Tom Pidcock che oggi si è riscattato, a tre anni di distanza. Il britannico vince poco, ma lo fa veramente bene: quinto successo in carriera per l’uomo della Ineos Grenadiers che va a prendersi l’Amstel Gold Race.
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Quattro uomini hanno animato la prima parte di gara, andando all’attacco nelle fasi iniziali: Tosh van der Sande (Visma | Lease a Bike), Enzo Leijnse (dsm-firmenich PostNL), Alexander Hajek (Bora-Hansgrohe) e Zeb Kyffin (TDT-Unibet). Il gruppo però, gestito dalla Alpecin-Deceuninck, ha lasciato poco spazio andando a chiudere a circa 70 chilometri dall’arrivo. Da lì in poi si è accesa la miccia nel plotone.
Il primo contrattacco è stato quello di Louis Vervaeke (Soudal-Quick Step), Mikkel Honore (EF Education – EasyPost) e Paul Lapeira (Decathlon AG2R La Mondiale Team). Ma il gruppo è rimasto attivissimo con tentativi in ogni momento. Infatti su di loro sono riusciti a rientrare Benoot (Team Visma | Lease a bike), Hirschi (UAE Team Emirates), Pidcock (Ineos Grenadiers), Vansevenant (Soudal Quick Step), Adria (Bora hansgrohe), Mollema (Lidl Trek), Madouas, Pacher (Groupama FDJ), Vauquelin (Arkea B&B Hotels) e Bilbao (Bahrain Victorious).
Il plotone, che ha visto un Mathieu van der Poel non al top, ha lasciato spazio a questo tentativo che ha guadagnato circa 40”. Da davanti l’ennesimo contrattacco, in quattro: Hirschi, Pidcock, Benoot e Vansevenant sono riusciti ad evadere prendendo un minimo margine sugli inseguitori. Cambi regolari tra di loro e sono riusciti a giocarsi il successo finale in uno sprint ristretto: questa volta Pidcock non ha tradito le aspettative battendo Hirschi e Benoot. A vincere la volata del gruppo, valida solo per il decimo posto, Michael Matthews.
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