E’ davvero emozionata la portacolori del Team UAE – ADQ, fresca di “promozione” dalla squadra Development e pronta a sfoggiare la maglia di Campionessa Nazionale di Lettonia nelle più importanti gare del calendario internazionale Donne Elite 2024. InBici Magazine l’ha contattata telefonicamente in questi primi giorni di ritiro in Costa Blanca dove si trova con la squadra emiratina.
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Anastasia Carbonari è nativa marchigiana ed originaria della Provincia di Fermo, ma dal 2022 corre per il Paese Baltico per il quale è da due stagioni detentrice del titolo nazionale in linea e da cui proviene la parte materna della sua famiglia: “Con mia madre e i miei nonni abbiamo sempre parlato in russo. Attualmente è una lingua che in Lettonia la gente rifiuta di usare anche se ti capisce perfettamente, la cosa si è enfatizzata a partire dallo scoppio della guerra russo-ucraina. La lingua lettone nel corso degli anni si è diffusa molto ed ora è quella più parlata nel Paese. E’ dura da imparare, seppure io parli già correntemente italiano, inglese, russo e tedesco.”
Nonostante tutto, Anastasia sarà l’unica rappresentante nel World Tour per la Lettonia e la notizia del suo passaggio nella massima categoria è stata una gioia immensa per lei: “Durante la stagione 2023 quando correvo con la squadra Development le motivazioni personali erano basse, ma non per questioni interne, anzi; con le mie compagne e lo staff c’è tutto quello che tu hai bisogno ed il rapporto è ottimo. Il problema era soprattutto la qualità delle corse a cui partecipavamo, molto più bassa di quella a cui fino all’anno prima ero abituata a disputare. Ho sempre e comunque dato il massimo per la squadra e per me stessa, mi ritengo una persona che pretende sempre il top ad ogni gara a cui partecipo. Nei miei programmi iniziali per il prossimo anno avevo pensato comunque di restare qui per un’altra stagione con la squadra Development per poi fare il salto di categoria nel 2025, ma poche settimane fa mi hanno comunicato il passaggio alla squadra World Tour e quasi non ci credevo, ero felicissima. Adesso che ho metabolizzato ciò che farò il prossimo anno, sono in Spagna con le mie nuove compagne e siamo pronte a cominciare la preparazione.”
“Cosa ti aspetti dal tuo 2024?”
“Ci sarà molto da imparare e bisognerà lavorare al massimo per la squadra; non si dovrà strafare, ne peccare di egoismo. Conosco molte ragazze della squadra avendo già gareggiato con loro nel 2023, alcune invece le sto vedendo per la prima volta in questi giorni. Ho sensazioni positive nel rapporto personale e professionale che avremo; ho notato inoltre che il passaggio da una Development a una World Tour è abissale, abbiamo tutti i materiali del top di gamma a nostra disposizione, è tutto molto controllato anche dal punto di vista dell’alimentazione e del nostro stato di forma grazie ai medici, nutrizionisti e fisioterapisti. I meccanici sono sempre pronti a sistemare qualsiasi cosa che non va sulla tua bici e i biomeccanici ti correggono la posizione in sella”.
“Con la stagione alle porte, sai già dove inizierai?”
“Sarò in Australia praticamente tutto il mese di gennaio, debutteremo al Tour Down Under e poi saremo a tutte le altre corse in programma in quel periodo. Tornerò poi in Europa per gareggiare alla Settimana Valenciana e poi arriveranno le Classiche, a cominciare dal GP Le Samyn. La mia partecipazione qui è dovuta al fatto che probabilmente sarò anche alla Parigi-Roubaix, per la prima volta, anche se ho un bellissimo ricordo di quest’anno.”
“Racconta”.
“Il giorno dopo la Roubaix avevamo in programma la Ronde van Mouscron, che si disputa a pochissimi chilometri da dove passa l’Inferno del Nord. Così siamo andate in ricognizione a vedere il transito della gara femminile, e l’emozione è stata davvero forte: essere lì su quel mitico pavè in mezzo alla gente che aspettava la corsa mi ha messo i brividi”.
“Brividi che proverai in estate, quando parteciperai alle Olimpiadi”.
“Sarà una sensazione incredibile, rappresentare da atleta un Paese ai Giochi Olimpici è una gioia indescrivibile. Ho guadagnato un posto grazie ai risultati ottenuti durante il 2023 e a Parigi darò il massimo per fare una prestazione positiva.”.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata