Andrea Piccolo è passato tra i professionisti nel 2021, ma per varie vicissitudini ha già cambiato cinque squadre e la prima corsa World Tour l’ha disputata il 28 agosto scorso (la Bretagne Classic). Milanese classe 2001- in forza alla EF Education EasyPost (dove ha un contratto fino al 2024) – Piccolo è uno dei nostri giovani più interessanti. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente dopo un breve allenamento sulle strade di casa in vista del Giro di Lombardia in programma sabato.
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Andrea, come stai?
“Bene, tutto bene. Sto recuperando in vista del Giro di Lombardia”.
Dopo il podio alla Agostoni, cosa ti è mancato per essere protagonista alla Bernocchi e alla Tre Valli?
“Alla Bernocchi avevamo una tattica diversa con la squadra, che era quella di portare Van den Berg in volata mentre alla Tre Valli ero nel gruppetto dei migliori insieme ad Uran ma ho avuto un problema meccanico al deragliatole davanti sull’ultima salita e ho perso circa un minuto e mezzo”.
Sulle pendenze in doppia cifra in salita ti manca ancora qualcosa nei confronti dei migliori?
“Pensando al Giro dell’Emilia posso dire di essere stato davanti nei momenti importanti, ma purtroppo durante gli ultimi due giri ho avuto una crisi di fame e così ho perso terreno nei confronti dei migliori”.
Cosa ti aspetti dal Giro di Lombardia?
“Sarà sicuramente una bella esperienza, sto bene e la squadra è molto forte, anche Rigo (Uran, ndr) è in ottima condizione e quindi cercheremo di essere protagonisti come squadra”.
Ripensando al tuo inizio di stagione con la questione Gazprom, poi è stato un buon 2022…
“Per come sta andando questa stagione posso dire di essere soddisfatto, l’inizio purtroppo non è stato dei migliori”.
Quanto è stato importante Gianni Savio per il tuo rilancio? Ti è dispiaciuto lasciarlo dopo soli due mesi?
“Savio è stato fondamentale. Se non ci fosse stato lui non avrei mai firmato un contratto con la EF e non avrei avuto modo di mettermi in mostra. Mi è dispiaciuto lasciare la Drone Hopper Androni Giocattoli così presto, è una grande squadra, e sarò per sempre grato a Gianni per la possibilità che mi ha dato. Nel giro di poco si è presentata l’occasione con la EF, e Gianni stesso mi ha consigliato di cogliere quest’opportunità al volo”.
Sei forte a cronometro e le salite non ti spaventano, quindi non puoi nasconderti: le corse a tappe sono nel tuo mirino?
“Sicuramente. Il prossimo anno comincerò una stagione piena dopo due anni travagliati e con la squadra farò un percorso adatto alla mia crescita”.
Cosa si aspetta da te la EF? Avrai i tuoi spazi per raggiungere obiettivi importanti?
“Loro non mi hanno fatto pesare niente, mi fanno crescere in modo sereno senza la pressione di dover ottenere a tutti i costi un risultato. Già in questo finale di stagione la squadra mi ha lasciato molto spazio nonostante abbia corridori molto forti. All’Agostoni hanno chiesto a Rigoberto di aiutarmi per la volata, ma poi ho preso la ruota di Valverde…”.
Giro d’Italia 2023: ti piacerebbe metterti alla prova, magari anche per valutare la tua tenuta sulle tre settimane?
“Sarà un po’ da valutare e lo faremo quest’inverno. Avendo corso poco per due anni magari la squadra preferirà farmi fare corse un po’ più brevi per poi fare un Grande Giro verso il finale di stagione e poi essere al via del Giro d’Italia nel 2024. Vedremo”.
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