SuperNews ha intervistato il giovane ciclista della AG2R La Mondiale Andrea Vendrame. Passato dalla Androni, squadra professional, all’AG2R La Mondiale, squadra World Tour, Andrea nutre ambizioni rivolte non solo al Giro d’Italia, ma anche ad altre gare, come la Milano-Sanremo. Inoltre, il classe ’94 ci ha spiegato perché i ciclisti belgi possano risultare avvantaggiati rispetto agli altri.
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L’allenamento in questi mesi di stasi
Ho cercato di correre su strada fino all’ultimo. Poi, è stato emesso il decreto che costringeva allo stop anche i professionisti. Così, ho iniziato a dedicare tre giorni della settimana ad allenamenti mattutini di un’ora e mezzo con i rulli e allenamenti pomeridiani con esercizi a corpo libero, mentre negli altri quattro facevo la classica doppia seduta, ovvero un’ora e un quarto la mattina e un’ora e il pomeriggio.
Sulla ripresa degli allenamenti con la squadra
Avevamo concordato di ritrovarci tutti insieme i primi di giugno, fermo restando che l’emergenza ce lo consenta. La squadra, però, non mi ha specificato nulla, dal momento che si tratta di una situazione ancora in fieri.
Primi mesi nella AG2R La Mondiale
Ho fatto due ritiri lo scorso anno, in cui abbiamo lavorato per le varie corse e scattato alcune foto di squadra. Ho iniziato a fare corse in Argentina e in Australia, per poi arrivare qui in Italia per partecipare alla Laigueglia, quindi ho corso ben poco con il team. Da ciò che ho potuto notare, l’AG2R La Mondiale è una molto organizzata. Il passaggio da una squadra Professional a una World Tour si sente: a livello di organizzazione, di staff, di compagni. Non posso paragonarla a nessun’altra squadra, poiché ad oggi è una delle squadre migliori che mi sia capitata in carriera.
Obiettivi
Il mio obiettivo principale è il podio della Milano Sanremo, e magari portarmi a casa una tappa del Giro d’Italia. Se ritorneremo ad essere competitivi su strada, partirò insieme alla squadra e valuterò, in base alle mie caratteristiche, in quale gara competere, per poi cercare di focalizzarmi sui miei obiettivi. L’unica cosa certa è che, essendo l’unico italiano in squadra, molto probabilmente il Giro d’Italia non potrà sfuggirmi.
Un calendario potrebbe avvantaggiare corridori con particolari caratteristiche?
Credo che chi saprà tenere la forma per tre mesi, riuscirà ad avere la meglio. Un’altra mia considerazione personale è che i ciclisti belgi hanno potuto mantenere la forma, poiché non hanno mai smesso di correre su strada. Io ho fatto un test qualche giorno fa: purtroppo, sono ritornato ai livelli di gennaio. Fortunatamente, il mio fisico tende a riprendere la forma abbastanza presto, quindi spero di recuperare in tempi brevi.
Sulla sovrapposizione di alcune competizioni con il Giro d’Italia
Questa è una domanda critica. Ho guardato il programma, senza soffermarmici troppo. Mi dispiace dire una cosa del genere, ma noi ciclisti possiamo correre solo tre mesi, quindi in tre mesi bisogna trovare il modo di incastrare tutti gli appuntamenti. Per un anno, gli organizzatori delle corse dovranno fare un sacrificio in più.
Sul Giro d’Italia
La conquista di una tappa del Giro è il mio “pallino”. Quest’anno ci sono diverse tappe qui nel Veneto, vicino casa mia, e vorrei provare a portarne a casa una.
Ufficio Stampa SuperNews
fonte news.superscommesse.it