Al termine della seconda tappa della Parigi-Nizza, che si è svolta lunedì, gli ispettori dell’antidoping hanno svolto i primi controlli nei quali è compreso anche quello sul Tramadol, una sostanza che non è vietata, secondo l’agenzia Mondiale dell’Antidoping, ma è stata inserita nella “lista di controllo”. A vietare la sostanza è stata quindi l’UCI, con una manovra indipendente.
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Il tramadolo è un antidolorifico a base di oppio che potrebbe portare a un miglioramento delle prestazioni dei corridori in quanto attenua il dolore durante gli sforzi intensi. Questa sostanza può causare sonnolenza, e può quindi causare incidenti in gruppo.
L’UCI ha deciso autonomamente di vietare questa sostanza in seguito a un rapporto della WADA dello scorso anno, nel quale stato rilevato che l’uso del tramadolo nel ciclismo è più elevato rispetto a qualsiasi altro sport di resistenza. La sostanza è stata vietata dal primo marzo, ma i primi controlli sono stati svolti solo lunedì. I primi corridori ai quali è stato svolto il test sono stati Romain Bardet (AG2R La Mondiale), Sergio Henao (UAE Team Emirates), Amael Moinard (Arkea-Samsic), Anthony Turgis (Direct Energie) e Cyril Gauthier (Vital Concept B&B Hotels).
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine