“Il 2020 è stato un anno davvero molto difficile per il ciclismo amatoriale. Sapevamo già che sarebbe stato molto complicato a causa dell’entrata in vigore del nuovo disciplinare, ma la situazione legata alla pandemia ha fatto sì che la maggior parte delle gare in calendario venissero rinviate al 2021”. Questa è la situazione che il ciclismo amatoriale ha vissuto durante questo anno difficile: sono le parole di Gianantonio Crisafulli, che si occupa dei rapporti tra la Federazione Ciclistica Italiana e gli Enti di Promozione Sportiva, in un’intervista rilasciata ai microfoni della trasmissione radiofonica Ultimo Chilometro.
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Adesso, però, bisogna guardare al 2021 con fiducia: “Navighiamo sempre a vista, in quanto la pandemia fa cambiare le cose da un momento all’altro, ma nella seconda parte di 2020 abbiamo assistito a diverse gare amatoriali che si sono svolte rispettando al massimo i protocolli anti-contagio. Sicuramente possiamo essere ottimisti per il prossimo anno: verosimilmente vedremo una prima parte di stagione con le Granfondo organizzate sulla base degli standard elaborati per contenere il contagio da Coronavirus, ma in seguito, vaccino permettendo, si potrà tornare a vivere un ciclismo amatoriale come lo conoscevamo. Ma per migliorare ancora di più la situazione, è necessario maggiore dialogo con gli Enti di promozione Sportiva: alcuni hanno accolto le direttive, altri un po’ meno, forse perché c’è un eccessivo decentramento e maggiore autonomia locale da parte di alcuni EPS”.
Vi proponiamo di seguito l’audio dell’intervista. Buon ascolto.