Riccardo Magrini è convinto: “La Qhubeka Assos può essere la scelta giusta per un rilancio di Fabio Aru. Credo che aver trovato un ingaggio in una formazione World Tour sudafricana ma di radice italiana possa essere un ottimo stimolo per lui. Non credo che questo ragazzo possa aver avuto un crollo così verticale, penso che possa davvero avere gli stimoli per tornare ai suoi livelli”. Questa è l’opinione dell’opinionista di Eurosport ai nostri microfoni, nel file audio di seguito.
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Insieme a Magrini abbiamo avuto modo anche di commentare l’intera stagione 2020: “Credo che il corridore dell’anno sia stato Primoz Roglic: vincere una grande classica come la Liegi e una Vuelta dopo essere arrivato secondo al Tour de France, perso in quella maniera, sia la dimostrazione che lo sloveno sia davvero un corridore come non si vedevano da tanti anni. Ma la stagione 2020, seppur caratterizzata dal Covid. ci ha regalato davvero delle grandi emozioni, come il Giro d’Italia vinto da Tao Geoghegan Hart all’ultima tappa, l’exploit di Filippo Ganna e di Marc Hirschi, la caduta di Evenepoel e le vittorie di Van Aert, oltre al Fiandre vinto da Van der Poel. Insomma, è stata davvero una bellissima stagione”.
Infine, una riflessione su Elia Viviani, che secondo Magrini “ha pagato il fatto di essersi preparato per i Giochi Olimpici, che sono saltati, e questo non gli ha permesso di trovare il giusto colpo di pedale in una squadra completamente nuova”, e su Vincenzo Nibali, “sul quale non possiamo dire nulla: credo semplicemente che non abbia corso quanto avrebbe dovuto per preparare il Giro d’Italia“.
Di seguito il file audio con l’intervista a Riccardo Magrini. Buon ascolto.
A cura di Carlo Gugliotta -Copyright© Inbici Magazine ©Riproduzione Riservata